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Monsignor Onaiyekan dalla Nigeria contro Boko Haram

Creato il 20 gennaio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Non si può tacere né tanto meno nascondere il dramma che attualmente lacera la Nigeria. L’arcivescovo di Abuja, John Olorunfemi Onaiyekan, parla degli eccidi commessi da Boko Haram, e si interroga su come il governo locale “possa dormire sonni tranquilli”, avendo la piena consapevolezza di quanto sta accadendo in quel territorio da troppo tempo inondato di sangue.

L’arcivescovo ha parlato di Boko Haram come “di un gruppo spietato che commette crimini gravi contro l’umanità”. Quello che il gruppo terroristico sta compiendo è un atto dalla gravità indubbia, non certo inferiore all’apparente immobilismo delle autorità governative, che – a parere dell’arcivescovo di Abuja – non starebbero rispondendo adeguatamente. Monsignor Onaiyekan non ha avuto dubbi parlando a Radio Vaticana: “Secondo me questa è un’incapacità colpevole“. La voce dell’arcivescovo ha voluto e vuole scuotere le coscienze, affinché i massacri di Boko Haram non abbiano da ripresentarsi ancora. Il governo della Nigeria, ha lasciato intendere monsignor Onaiyekan, pare “che continui a vivere come se non fosse accaduto nulla”. La mancanza reale non è tanto da ricercarsi nei soldi, che sarebbero addirittura parecchi. “Ciò che manca è il senso di responsabilità di quanti rappresentano la classe politica dirigente“.

Ed è così che, in questo squilibrio tra le parti in causa e in questo torpore governativo, gruppi armati come Boko Haram hanno la meglio e si dilagano sul territorio ricorrendo alla violenza efferata. Secondo monsignor Onaiyekan la Nigeria dev’essere la prima a prendere atto della situazione grave. Solo allora potrà risultare proficuo l’intervento della comunità internazionale sotto la veste di una “mobilitazione in grande stile”. Mentre le autorità nigeriane non agiscono concretamente, Boko Haram continua a destabilizzare un sistema già notevolmente compromesso su più fronti. Affrontando la questione da vicino, l’arcivescovo di Abuja ha evidenziato il confronto recente coi fatti di Parigi: “Dopo la strage nella capitale francese, abbiamo assistito a una mobilitazione internazionale. Ecco, in Nigeria questa consapevolezza non è ancora maturata“.

Sul fronte internazionale, intanto, il Ghana ha fatto sapere che metterà a disposizione delle truppe regionali per contrastare l’avanzata di Boko Haram. E a seguito di ciò, dalla Germania, Angela Merkel ha espresso l’intenzione di discutere con Bruxelles la possibilità di finanziamenti utili a sostenere quest’impegno militare. Si parla, dunque, di una partnership fra Unione Europea e Unione Africana, con l’obiettivo di infrangere i progetti di Boko Haram sul territorio nigeriano e camerunense. Angela Merkel, concludendo, ha definito Boko Haram come un gruppo di criminali efferati, pronti ad attentare alla vita di uomini e donne innocenti.

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