NATURA E AMBIENTEIl Monte Grappa Outdoor Park comprende più di 50 itinerari di vari livelli che si snodano tra le colline trevigiane e il Monte Grappa, incrociando più volte i luoghi della Grande Guerra, la strada del vino e i Colli Asolani. Tutti i percorsi sono quindi tematici proprio con lo scopo di valorizzare il patrimonio storico ed artistico del territorio, dei prodotti enogastronomici e dei luoghi della memoria della Grande Guerra.L'area in questione è molto estesa ed offre una grande varietà ambientale, dalle praterie alpine alle brughiere, dalle malghe e rifugi, dai sapori dei formaggi tipici e del miele, alle foreste di faggio e pini.
vista sui colli di Asolo
Il nostro itinerario chiamato dei Tre Busi ci porta, con un lieve dislivello, al santuario della Madonna del Covolo e, poco più avanti, alla sorgente dei Tre Busi, dove la leggenda ha attribuito alla Madonna il miracolo dello sgorgare dell'acqua dalle tre sorgenti. Il percorso è molto semplice e, accompagnati da maestri nordic walking, ci inoltriamo nel bosco, per poi ritornare al santuario dopo circa due ore.
santuario Madonna del Covolo
Il secondo itinerario, invece, si snoda ai piedi dei Colli Asolani, circondati da chiese e castelli, e con un ottima visuale sulla pianura veneta. Ovviamente l'estate e la primavera sono i periodi migliori per effettuare escursioni in questa zona, ma pure a dicembre le montagne regalano emozioni sempre suggestive.
STORIAIl Monte Grappa è stato teatro della prima e seconda guerra mondiale, ferite che hanno lasciato ancora il segno lungo le vecchie trincee, gli antichi camminamenti sulle creste più impervie e, soprattutto, sull'ossario di Cima Grappa.Un'interessante scoperta è stata la visita al nuovissimo museo di Crespano del Grappa dedicato alla Prima Guerra Mondiale. In due grandi sale troviamo numerosi reperti ritrovati in zona e sulle aree dolomitiche, tutti donati dal signor Bruno Xamin, che, nel corso della sua vita, ha raccolto veramente di tutto: granate, trincee, barelle, munizioni e tantissimo altro ancora. Non immagino come doveva essere casa sua prima della consegna dei reperti al museo!
reperti della Grande Guerra nel museo Bruno Xamin a Crespano del Grappa
Grazie alle spiegazioni del sig. Xamin la visita è stata più completa ed emotiva: ci ha raccontato delle sue escursioni sui monti alla ricerca di materiale bellico e della vita durante i combattimenti sul Monte Grappa, dove ancora oggi sono sepolti, presso il grande Ossario di Cima Grappa, 23 mila giovani. Il museo è aperto solo il sabato e la domenica, ed è meglio fare una telefonata per una riconferma dell'orario prima di partire.
parrocchiale di Crespano del Grappa
La storia delle dolci colline vicino al Monte Grappa non è però solo guerra e tragedia: a pochi chilometri di distanza troviamo Possagno, paese natale di Antonio Canova, massimo esponente del neoclassicismo, dove visitiamo il famoso Tempio, progettato dal Canova stesso e ispirato alle forme del Pantheon.
tempio canoviano a Possagno
vista di Possagno
ingresso alla Gipsoteca
Non rimaniamo molto all'interno del Tempio, scendiamo la lunga scalinata che conduce al paese ed arriviamo all'ingresso della Gipsoteca, la casa natale del Canova, dove incontriamo la nostra guida, il signor Giancarlo, ad attenderci. Ero già stato qui anni fa, senza guida e completamente impreparato, e devo ammettere che non ero rimasto molto impresso. Certo, i modelli erano bellissimi, ma si passava da una statua all'altra senza capirne il significato. Il signor Giancarlo, invece , ci ha talmente coinvolto che siamo rimasti più del tempo previsto, raccontandoci trucchi e segreti del Canova ,oltre che alla storia delle figure mitologiche più famose. Avevo proprio bisogno di un bel ripasso di storia! Consiglio vivamente a chi avesse intenzione di visitare la Gipsoteca di prepararsi in anticipo e prendere parte a una delle tante visite guidate. Il lato negativo è che non si possono fare foto, pertanto lascio a voi l'immaginazione delle bellissime Tre Grazie o di Amore e Psiche!
SAPORIVisitare la Pedemontana del Monte Grappa significa anche scoprire antiche e genuine tradizioni gastronomiche, ancora legate al territorio. In questa zona la cucina è spesso abbinata con l'ospitalità: tantissime sono le malghe e gli agriturismo di montagna dove provare le specialità locali. Specialità che abbiamo avuto modo di assaporare presso l'agriturismo San Giorgio, in località Cavaso di Tomba, un menù fisso che sembra quasi un pranzo di nozze! Specialità salame, o meglio “soppressa”, con polenta, ottimo!
agriturismo San Giorgio
DORMIREEbbene si, dopo tutto questo camminare e mangiare è arrivato anche il momento di dormire. Per questi due giorni abbiamo fatto base a Paderno del Grappa, presso l'hotel San Giacomo, un ottimo quattro stelle dove abbiamo anche usufruito del ristorante per la cena e, manco a dirlo, mangiato divinamente.
camera hotel San Giacomo
colazione hotel San Giacomo
Finisce così questa due giorni alla scoperta del Monte Grappa Outdoor Park, una terra lontana dai classici itinerari turistici ma con molte cose da offrire e da assaporare. Un ottimo spunto per la prossima estate!