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Dalla forcella di Val Inferna prendiamo il sentiero n. 478 che gira a destra e iniziamo a salire più ripidamente fino ad arrivare alla forcella Deona a m 2053 sul versante nord del Rite. Qui finalmente si apre il panorama su tutta la val Boite e sul monte Pelmo: nuovi "compagni di viaggio" che ci faranno compagnia per tutta l'escursione fino alla vetta del Monte Rite . La sosta foto qui è obbligatoria:
Continuiamo in leggera salita fino a raggiungere la strada militare che sale dal passo Cibiana (quella utilizzata dalle navette che collegano il passo al monte Rite) ed arriviamo finalmente al rifugio Dolomites dopo circa due ore di salita! Molto meno del tempo previsto che era di tre ore! Ehhe qualcuno del CAI ha sbagliato a fare i calcoli qui... noi di certo non siamo alpinisti esperti:)Quando vediamo il cartello con il menu posizionato all'ingresso del rifugio, la domanda ci sorge spontanea: pranzo a sacco o pranzo al rifugio?? Beh la risposta è stata unanime: pranzo al rifugio! Non si poteva rimanere indifferente di fronte a un bel piatto di canederli e una birra bionda :)) Il piatto però è talmente pesante (come il conto) che purtroppo non lascia spazio per il dolce. Ci rifaremo più tardi nel pomeriggio!
Dopo esserci riposati un po' proseguiamo a piedi fino al museo Messner Mountains situato proprio dietro al rifugio Dolomites ma che non visitiamo perchè troppo caro. Visitiamo le sue cupole di vetro solo da fuori e dopo aver superato l'ultima rampa di scale, troviamo davanti ai nostri occhi uno dei panorami più belli di tutto l'arco alpino: un vero e proprio balcone sulle dolomiti e su tutta la Val Boite! Nomi come Antelao, Pelmo Sorapiss, Tofane e Croda Marcora sono così vicini che ti sembra di toccarli con un dito. Il tutto per la gioia mia e degli altri appassionati di fotografia venuti fin quassù per ammirare questo spettacolo della natura.
Passeggiamo poi lungo il sentiero panoramico che si sviluppa lungo la parte superiore del Monte Rite, tra vecchi percorsi militari realizzati durante la prima guerra mondiale e magnifici panorami su tutto il Cadore: oltre alla Val Boite ammiriamo un panorama a 360 gradi sul gruppo del Bosconero, Civetta, Marmolada, fino al lago di centro Cadore.
Il tempo purtroppo inizia a cambiare, tuoni e nuvoloni neri incombono all'orrizonte, non ci rimane che prendere il sentiero del ritorno attraverso la strada militare (dove passano le navette) per i primi cento metri e poi seguiamo sulla destra il sentiero, chiamato dell'Orlando, che scende a zig zag nel bosco. Purtroppo inizia a piovere, certo non il temporale che ci si aspettava visto le nuvole, ma quella pioggerellina fastidiosa che ti obbliga per forza ad usare il k-way. Scendiamo velocemente con ampie vedute sulla val Zoldana e sul Sassolungo di Cibiana, arrivando di nuovo sulla strada militare ormai quasi alla fine dell'itinerario. Scendiamo ancora per qualche minuto e per fortuna esce di nuovo il sole, regalandoci così dei bellissimi scorci sul passo Cibiana, a m 1536, dove arriviamo dopo un'ora e mezza di discesa.
Qui una sosta meritata al rifugio Remauro, dove non poteva mancare l'immancabile panna cotta con mirtilli. La prima della stagione!!
Lasciamo con fatica il rifugio, la voglia di rimanere più a lungo e goderci la vista sulle dolomiti è tanta, ma purtroppo dobbiamo ritornare alle macchine. Scendiamo attraverso la strada del passo Cibiana in direzione val Zoldana e dopo un chilometro arriviamo in località Quattro Tabìa dove siamo partiti questa mattina.Finisce qui questa bellissima escursione: un po' monotona nel primo tratto perchè immersa nel bosco ma che poi “esplode” con dei panorami da cartolina che rimarranno impressi per molto.
SCHEDA TECNICAPartenza: località quattro Tabià m.1450Arrivo Monte Rite m. 2183Dislivello: m 733
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