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MONTE SANT’ANGELO – lavoratori c.c. Leclerc

Creato il 21 febbraio 2013 da Daunianews

La Sogiper s.r.l. con sede a Monsanpolo del Tronto (AP), proprietaria del Centro Commerciale del Gargano E. Leclerc di Monte Sant’Angelo, dichiara che a causa della crisi economica metterà in mobilità 13 unità lavorative su 91, unità individuate tutte tra gli operai.
L’unica soluzione consigliata dall’azienda (ma il termine più giusto sarebbe imposta a suon di minacce), per evitare la mobilità e i successivi licenziamenti è l’accettazione da parte dei lavoratori di un “contratto di solidarietà”. Contratto che si compone di alcune singolari parti:

1 – tutti i contratti full time verranno trasformati in part time.

2 – le ore di lavoro mensili saranno a totale disposizione dell’azienda, che potrà così decidere di far lavorare un operaio (che magari è un pendolare e abita in un’altra cittadina della provincia) anche solo 2 ore nelle giornate dove si registra una bassa affluenza e 13/14 ore consecutive nei periodi estivi, di promozione “sotto costo”, pasqua, pasquetta e durante gli inventari.

3 – il lavoro domenicale non sarà più retribuito come festivo, così come prevede il contratto nazionale, ma pagato come un giorno feriale qualsiasi.

4 – il blocco di tutti gli scatti d’anzianità (sempre e solo per gli operai) e degli aumenti concordati 4 anni fa tra azienda, sindacati e Lavoratori.

Come detto la mobilità e i “contratti di solidarietà” riguarderanno solo ed esclusivamente la classe operaia dell’azienda, direttori, addetti alla gestione (amministrativi), capi reparto e farmacisti continueranno a percepire i loro lauti compensi, i premi produzione (premi di che se poi non si guadagna?), auto aziendali, contributi per l’affitto di casa e per le spese telefoniche. Senza dimenticare i summit che Conad Adriatico tiene ogni anno nell’hotel di Baia delle Zagare per un costo che si aggira intorno alle 300.000 euro a festa!!!

Perché la Conad si rifiuta di chiedere la cassa integrazione? Come sarebbe lecito in questi casi?
Perché l’I.N.P.S. prima di accordare l’applicazione farebbe dei controlli sull’effettivo stato di sofferenza dell’azienda? O perché la cassa integrazione ha una durata legale ben definita, e quindi un risparmio solo temporaneo sul costo del lavoro, mentre l’applicazione dei “contratti di solidarietà” farebbe abbassare il costo del lavoro per sempre?

Ma la domanda più importante è un’altra, perché in una famiglia (come ama definirsi Conad) quando c’è un problema invece di stringere la cinghia tutti insieme si tira solo quella degli operai? Quelli che stanno alla base della famosa piramide e che quella piramide la sorreggono…
Ufficio Stampa Leclerc

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