Magazine Società

Montegranaro morto che parla (di gerani giganti)

Creato il 21 febbraio 2012 da Laperonza

 

blog.jpg
Ci sarebbe da scrivere anche oggi su Montegranaro ma non ne ho voglia. Si potrebbe, per esempio, scrivere che il Sindaco dovrebbe consultare qualche esperto di agraria prima di fare comunicati sul giornale, apprendendo, sempre per esempio, che per quanta terra puoi buttare sopra una lastra di cemento un albero non ci crescerà mai perché le sue radici vanno in profondità. Per cui sopra la colata di cemento che dovrà costituire il nuovo Campo Boario, anche se vi getteranno tanta terra (voglio vedere quanta) ci potremo piantare dei gerani, magari giganti, ma sempre gerani. Ma non ho voglia di scrivere. Non ne ho voglia perché la vicenda del graffito “Viva Coppi”, se mai ve ne fosse stato bisogno, mi ha dato la nettissima sensazione di perdere tempo. Mi ha anche dato altre sensazioni: quella di essere strumentalizzato, quella di essere fondamentalmente solo (a parte quei cinque o sei matti dell’Archeoclub che mi danno ancora retta), quella di cercare di rianimare un cadavere. Perché comincio a pensare che Montegranaro non sia una città malata ma una città morta. Quello che vediamo ne è soltanto il fantasma, accompagnato da tanti spiritelli opportunisti e meschini che fanno finta di fare l’interesse collettivo e invece fanno solo quello personale. E non parlo soltanto dei politici. E allora hai voglia a defibrillare: sprechi solo corrente, tempo ed energie. Molto meglio sedersi sul prato del Campo Boario e godersi i gerani.

 

Luca Craia

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :