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Monti e Marchionne: i risultati dell'incontro e i contributi pubblici alla Fiat

Creato il 23 settembre 2012 da Paopasc @questdecisione
Monti e Marchionne: i risultati dell'incontro e i contributi pubblici alla Fiat Certo che per essere durato quasi 5 ore ha prodotto un comunicato stampa un po' smilzo e pieno di bei luoghi comuni che si sarebbero potuti scrivere anche senza incontro. Di che hanno parlato i sette dell'Ave Maria? I sette, per la cronaca, sono: Mario Monti, Corrado Passera, Elsa Fornero, Fabrizio Barca, Antonio Catricalà, per il versante pubblico, e Sergio Marchionne e John Elkann per quello privato. Nel comunicato congiunto, si dice:
  • Fiat ha illustrato le proprie stime sull’andamento del mercato automobilistico italiano e internazionale
  • Da parte Fiat è stato espresso apprezzamento per l’azione del Governo 
  • I vertici di Fiat hanno quindi manifestato l’impegno a salvaguardare la presenza industriale del gruppo in Italia
  • Fiat è intenzionata a riorientare il proprio modello di business in Italia in una logica che privilegi l’export
  • Fiat ha inoltre confermato la strategia dell’azienda a investire in Italia, nel momento idoneo
  • Il Governo ha apprezzato i risultati che Fiat sta conseguendo a livello internazionale
  • un apposito gruppo di lavoro sarà costituito presso il MISE per individuare gli strumenti per rafforzare ulteriormente le strategie di export
C'è chi pensa, con un po' di malizia, che Marchionne voglia mettere gradualmente in cassa integrazione tutti gli operai Fiat in Italia entro il 2014, per poi chiudere tutte le fabbriche e andarsene. Ma voci di corridoio diffuse da Porro a In Onda su La7 e quanto scritto nel comunicato congiunto, fanno presagire che il gruppo non avrebbe intenzione di lasciare il paese. Per quanto durevoli possano essere le intese scaturite da questi incontri, e si è visto come anche altri accordi più formali siano soggetti a essere rivisti, come quello su Fabbrica Italia, bisognerebbe capire perchè Fiat perde quote di mercato in Italia e in Europa ma non nel resto del mondo. Un altro tema interessante, e sul quale fanno leva in molti, è quello dei contributi pubblici che ha ricevuto la Fiat nell'arco degli anni. Per intero credo che la cifra non la conosca nessuno. Comunque, in rete girano un paio di stime, una della Cgia di Mestre e un'altra della Uilm. Insieme a queste stime vi è un articolo della Voce.info su alcune dichiarazioni, a suo tempo, di Montezemolo e i documenti ufficiali della Commissione Europea sugli aiuti di Stato alle imprese, in questo caso la Fiat.
Lo studio della Cgia di Mestre, che rappresenta una stima, afferma che dal 1977 ad oggi la Fiat avrebbe ricevuto 7,6 miliardi di contributi pubblici. Quella della Uilm sembra una stima un po' troppo al rialzo: si parla infatti di 220 mila miliardi delle vecchie lire pari, più o meno, a 110 miliardi di euro, nel periodo dal 1975 ad oggi. Nel conto sono compresi anche ammortizzatori sociali e rottamazioni. L'articolo della Voce.info è una risposta ad  un'affermazione di Montezemolo, quando era presidente della Fiat:
“Da quando siamo noi alla fiat la fiat non ha ricevuto un euro dallo stato” - Luca Cordero di Montezemolo (Presidente Fiat dal 30 maggio 2004)
Invece, prove della Commissione Europea alla mano, alla Voce dicono che la Fiat ha ricevuto aiuti dallo Stato pari a circa 120 milioni di euro nel periodo 2003-2008.  Il dato trova conforto sul sito della Commissione, in cui si può verificare che dal 2000 ad oggi ci sono stati 8 aiuti di Stato alla Fiat la cui entità è all'interno dei milioni di euro e non dei miliardi.
Comunque sia, è un motivo sufficiente per costringere la Fiat a rimanere in Italia? Secondo, il Governo italiano sta facendo di tutto per rendere migliori le condizioni in cui operano le imprese italiane? Terzo: come si notava, finchè c'è qualcuno che compra, perchè non vendere l'Alfa? Quarto: la risposta al calo della domanda interna di automobili non è difficile da trovare: c'è la crisi e la gente non ha soldi per comprarsi l'auto nuova. Ma allora il calo delle vendite Fiat dovrebbe essere in linea con quello di tutti gli altri fabbricanti.Quinto: Marchionne dice di no, ma vi saranno altri contributi pubblici?


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