Finalmente, finalmente, finalmente (o perlomeno “magari”)!!!
Dico finalmente Monti dice qualcosa di forte – si possa o meno condividerlo unanimemente – finalmente qualcosa di “antipatico”. Ricordo agli eventuali lettori di questo post che il professor Mario Monti è stato chiamato non certo per fare il “piacione”. Doveva demolire almeno vent’anni (ma io direi anche trenta-quaranta) di sfacelo politico e sociale, di spreco, di incapacità progettuale e…e, come spesso si dice impropriamente in TV, e “quant’altro”. Finora non ha fatto nulla di tutto ciò, non un intervento strutturale, non un qualcosa che desse il segno di un cambiamento anche solo accennato. Niente! Quella storia dell’art. 18 L. 300/1970? Tutte fesserie! I sindacati dovevano protestare, certo, ma non per i “ritocchi” effettuati, bensì su ciò che non è stato minimamente toccato. Vorrei parlare tanto dell’incapacità di questo governo nel sapermi convincere riguardo la valutazione che adottano per distinguere tra lavoratore giovane e “vecchio”. Quando si è vecchi? E come si ricolloca un lavoratore fuori dall’alveo giovanile quando questo viene licenziato? C’è una minima possibilità che possa tornare a lavorare con tale sistema? E invece ci siamo accontentati di unire le voci contro i ritocchi all’art 18, aria fritta. Finalmente qualche giorno fa la Fornero ha avanzato il dubbio che bisognerebbe razionalizzare (licenziare?) anche nell’ambito della pubblica amministrazione. Apriti cielo, neanche avesse detto che Satana in fondo è solo un po’ piromane, ma in fondo un bravo ragazzo. Signori, me lo spiegate che li abbiamo chiamati a fare questi tecnici se non per normalizzare una disorganizzata rete di interessi chiamata Repubblica Italiana? Dite che non li abbiamo chiamati noi i professori? Fatevi un esame di coscienza. Da anni invochiamo Monti come fosse il Cristo. Ecce Homo! Comunque non voglio esaltarmi troppo nell’esprimere il concetto che finalmente i professori sembrano svegliarsi, ma dopo il nulla, almeno avanzano proclami, idee…magari resterà tutto sul piano della parole, può essere. Ma meglio di niente. Si tratta di una gradevole presa in giro. Sospendere i campionati di calcio in Italia? Sono pienamente d’accordo. Si vergogni Zamparini, con la sua difesa ad oltranza. Il Calcio, come i giochi circensi della Roma Imperiale, ha facilitato la crescita di generazioni di ebetucoli che magari non sanno una beneamata dello SPREAD; magari non capiscono che beneficio (se non quello economico) si possa trarre da una commissione il cui compito è di giudicare l´omogeneità, la semplicità e la chiarezza dei disegni di legge del parlamento siciliano, pur facendone parte essi stessi; magari quando si trovano a fare i presidenti di seggio non capiscono come interpretare la legge elettorale; magari non sanno chi è Sebastiano Addamo; però conoscono tutte le mosse di mercato dello loro squadra del cuore. Intrallazzi, spie, ipotesi, dietrologia calcistica e altre cosucce che neanche Le Carré immaginerebbe. Certo bisogna pur ammettere che il seguire il calcio in maniera troppo “appassionata” non basta a render evidente la stupidità del soggetto. E chissà quanti non seguono il calcio, pur essendo imbecilli. Spesso ad esempio mi capita di incorrere in valutazioni autoconsapevoli non troppo lusinghiere su me stesso. Non mi criticate, calciofili di tutto il mondo, anch’io guardavo le partite fino a qualche anno fa. Poi ho capito di essere un tantino migliore e di non meritare certi spettacoli, chiamatelo orgoglio, autostima o come altro volete. Ma l’indecoroso spettacolo offerto in questi anni è il frutto di una passione smodata, di una perversione. Sì, tutti diranno: non io. Esame di coscienza, fatevelo. La nostra nazione è in preda all’ossessione calcistica. Su sette giorni ci sono circa cinque giorni di partite, ogni settimana. Questo non sarebbe neanche un male, se non fosse che qualcuno utilizza il sistema in maniera non dissimile da certi antichi imperatori. E allora ben venga finalmente Monti, che vada oltre la parole. Si sospenda il campionato di calcio. Si dia un freno a queste follie. Zamparini per due tre anni vada a far altro, veda un po’ lui, poi lo richiameremo a momento opportuno, non tema.
Gaetano Celestre