Montreux è fredda nella luce abbagliante del mattino, non una nuvola nel cielo azzurro. Sul lago dorato dal sole, in lontananza, una bava di nebbia si alza verso le montagne bianche di neve. La cittadina dall’aspetto tranquillo, pulita e ordinata come è la Svizzera, si allunga su una sponda del lago Lemano o di Ginevra in una baia con vista sulle Alpi. Bellissimi palazzi d’epoca, grand’ hotels e case liberty sorgono accanto a costruzioni molto moderne o meno, e meno belle. Sul finire del 1800 era luogo di soggiorno preferito dalla nobiltà europea in special modo inglese, attratta e affascinata dal romanzo di Lord Byron “Il prigioniero di Chillon” ambientato nel castello di Chillon, che sorge su un isolotto roccioso sul lago. Alla vista è molto affascinante e molto romantico, manca il tempo per visitarlo, peccato. Mi ripropongo di tornarci.
Verso mezzogiorno la temperatura si è alzata e passeggiare sul lungolago è piacevole. Montreux per la sua posizione è favorita da un clima particolamente mite ed è considerata la riviera svizzera, attorniata da numerosi vasti e ripidi vigneti a terrazze che dalla montagna scendono verso il lago. Nei giardini svettano pini e palme e aiuole fiorite. Sul lago placido non si vedono barche. Solo cigni, gabbiani, cormorani e anatre sono i padroni indisturbati.