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Monument Valley – Recensione

Creato il 18 giugno 2014 da Rostislav @videogiochiword

Prima di approcciarci a Monument Valley eravamo dubbiosi e nel contempo stregati. Dubbiosi del gameplay, ma stregati dallo stile grafico. Sicuramente si tratta di un genere e gioco atipico non solo per quanto riguarda il mondo del mobile, ma anche quello delle console casalinghe e portatili. Sviluppato da Utswo Games Monumen Valley è un puzzle game che ci metterà di fronte ad un tipo di gioco che irrompe nello store in modo superbo, ma allo stesso tempo pacato.

L’architettura impossibile

Maurtis Cornelis Escher è un nome che può dire tanto come può anche non dire niente. Dipende tutto dall’approccio che si ha con l’arte e l’architettura. Egli è infatti il creatore di moltissime strutture dette “impossibili”. Tali creazioni hanno dato via ad altre opere cinematografiche e videoludiche. Basti pensare che Fez e Echochrome derivano direttamente da dalle sue opere e lo stesso vale per Inception di Christopher Nolan. Monument Valley è invece un titolo che prende ciò che c’era di buono nei giochi sopracitati e lo unisce alle incisioni di Maurtis per creare un effetto che va oltre la semplicità e a tratti ci ricorda il capolavoro uscito su Playstation 3, Journey.

Durante la storia ripercorremmo una serie di luoghi onirici che trascendono la fisica terrestre e impersoneremo una principessa che silenziosa si inoltrerà nel regno dei corvi. Una poesia taciturna che si racconta attraverso le immagini e le brevi e discontinue frasi di un mistico personaggio che incontreremo durante il nostro percorso. Nulla di tutto ciò avrà un senso logico o un peso durante il nostro viaggio, ma sarà piuttosto un plus per tuffarci in un sogno a occhi aperti.

La risoluzione degli enigmi avverrà tramite alcune features come ad esempio lo spostamento di intere colonne o di alcune parti del livello tramite lo switch del dito oppure tramite l’attivazione di alcuni pulsanti grazie al nostro personaggio o ai vari oggetto presenti nel gioco. Il level design è sempre vario e di altissimo livello. Ogni pezzetto di ogni quadro sorprenderà per via della minuziosità con la quale è stato costruito e pensato. Non esiste niente di superfluo; ogni cosa è necessaria ed essenziale.

Il comparto grafico è minimalista come tutto il resto del gioco, ma grazie alle sfumature fresche fatte a pastello. I colori trasmettono sempre la tranquillità e non danno mai fastidio alla vista come accade a volte con l’uso di alcuni colori più “violenti”. Il nostro personaggio si muoverà su delle piattaforme architettoniche sospese nel vuoto o poste sull’acqua e attraverserà ogni luogo cercando di non farsi beccare. Vogliamo precisare però che anche se un corvo ci becchi, non succederà niente e ci basterà andare un po’ indietro per riprendere l’avventura. Il comparto sonoro è come ci si poteva aspettare messo nei minimo termini e con dei suoni pacati e rilassanti ci aiuta a trasportarci ulteriormente nel mondo di gioco. Purtroppo l’unico vero neo del gioco è la sua durata, che si aggira sulla misera ora di gioco. Possiamo però confermare che lo studio è alle prese con la costruzione dei nuovi livelli da aggiungere a quelli presenti.  

COMMENTO:

Monument Valley è un titolo particolare che sfrutta delle meccaniche già viste in altri titoli, ma lo fa in una maniera cosi efficace da irrompere nei nostri smartphone con una prepotenza incredibile. Lo stile grafico è una vera gioia per gli occhi, cosi come anche le strutture architettoniche. L’unico neo è la durata.

  • VOTO - 9.5/109.5/10
9.5/10

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