Se Standard & Poor’s ha sospeso il ‘giudizio’ in attesa chiarimenti da Palazzo d’Orleans, Moody’s, non crede al default della Sicilia. Nell’Isola “il debito cresce, ma non è a livello preoccupante” sostengono i tecnici dell’agenzia di rating, sicuri che la condizione di autonomia e il miglioramento del bilancio sanitario salvino, in fondo, le prospettive finali.
Chi non sta benissimo è il Piemonte del leghista Cota perché secondo Moody’s “il rapporto debito/Pil è cresciuto molto negli ultimi anni e le entrate sono in calo”. Male anche la Calabria (Baa3), la Campania, il Molise, l’Abruzzo, il Lazio (declassato dal precedente Baa2). Ma questa notizia nè Libero nè il Giornale faranno l'apertura del quotidiano e Monti non telefonerà a Cota per chiedergli spiegazioni
In testa alla classifica, con A3, ci sono le province autonome di Trento e Bolzano e, uniche fra le regioni certificate, la Toscana e le Marche. Bene la Lombardia, anche se Moody’s declassa la regione di Formigoni da A2 a Baa1.
A metà classifica, insieme alla Sicilia, con rating Baa2 si trovano la maggioranza delle regioni italiane: dalla Basilicata alla Sardegna, dal Veneto (declassato) alla Puglia. (fonte BlogSicilia)