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Moody's boccia l'italia. quali prospettive?

Creato il 14 febbraio 2012 da Vincitorievinti @PAOLOCARDENA
Perspective Eco_IT.inddNonostante la manovra delGoverno Monti e le politiche di austerità fiscale introdotte, coniugate allasignificativa riduzione dello spread che ha determinato una riduzione deglioneri sul debito, l'agenzia di rating Moody's declassa ulteriormente l'Italiaportando il proprio giudizio da A2 ad A3 con outlook negativo.A dire il vero, prendendocon le dovute precauzioni il giudizio espresso dall'agenzia di rating, vista lascarsa attendibilità di cui gode e della quale ho avuto modo di argomentare,  ciò che più preoccupa la sorella Moddy's è ildeterioramento della situazione economica italiana, che aggrava le difficoltà nella gestione dei conti pubblici, tenuto conto dell'enormità di stock di debito chedovrà essere rinnovato nel corso del 2012. In realtà, come avevo già evidenziato inun post precedente, l'imposizione di continue strette fiscali, non accompagnateda incisive misure di stimolo alla congiuntura economica, hanno come unico fine l'allontanamentodegli obiettivi programmatici di pareggio di bilancio, determinando un"perpetuo" riprodursi di strette fiscali, che finiscono con ildeterminare  un avvitamentodell'economia.In questo contesto,benchè possa apparire positiva la pioggia di denaro disposta da Draghi loscorso dicembre con un finanziamento di quasi 500 miliardi  di euro alle banche commerciali europee,sostituendo, queste, alla BCE ed elevandole, di fatto, a prestatore di ultimaistanza, ciò non appare per nulla sufficiente e risolutorio. Questo«quantitative easing» indiretto, attraverso il quale la BCE fornisce al sistemabancario tutta la liquidità di cui ha bisogno e che costituisce un modo persostituirsi alla Banca Centrale come finanziatore di ultima istanza presso gliemittenti sovrani, allontana solo  momentaneamente il rischio sistemico. Essooffre inoltre la possibilità alle banche di risanarsi attraverso operazioni dicarry trade vantaggiose, nell’ipotesi di una risoluzione definitiva della crisieuropea. Questo dispositivo può aiutare ad affrontare il densissimo calendariodelle emissioni sovrane di questo trimestre e contribuire ad un sentiment piùcostruttivo nei confronti dei mercati azionari europei a breve termine. 
Restail fatto che la sopravvivenza dell’eurozona passa, a mio avviso, attraverso lacombinazione di una politica monetaria più espansionistica e di una politica dibilancio che consenta il sostegno dell’attività. La prima fissando ad unlivello molto basso i tassi di riferimento e dimostrando una capacità diacquisto illimitata dei titoli di Stato più indeboliti, per far abbassarenotevolmente il costo di finanziamento del debito pubblico e la quotazionedell’euro. La seconda favorendo gli investimenti, potenziali strumenti dicrescita e di creazione di nuovi posti di lavoro. 
Senza dimenticare poi, l'impellente urgenza di favorire politiche di finanziamento per le imprese in sintonia con livelli di tassi  sotenibili.

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