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quanto mi è piaciuto questo film! e quanto ho pianto! personalmente, lo considero l'anti-Twilight; anche qui infatti il protagonista è un vampiro, ma questa storia non ha niente a che fare con le melensaggini del suddetto. è, innanzitutto, la storia di un'amicizia virile, una di quelle profonde e indistruttibili che solo la morte può interrompere. Kei, il vampiro, e Sho, il malavitoso, sono inseparabili fin da quando si salvano la vita a vicenda. Kei vive con sofferenza la sua natura, malgrado l'affetto per Sho e la presenza di altri che gli sono diventati amici; è come se intuisse che prima o poi quella sua natura farà sì che gli altri lo abbandonino, e infatti ciò accade puntualmente quando, per salvare Toshi, il fratello combinaguai di Sho, egli la rivela. a quel punto fugge, allontanandosi anche dal suo amico che è innamorato della ragazza che invece, interessata a Kei, non gli sa perdonare la sua diversità. alcuni anni dopo, Kei decide di tornare per aiutare Sho; sua moglie è morente, suo cognato Chan da alleato è diventato nemico, ed è proprio dopo il loro duello all'ultimo sangue che Kei, disposto a tutto pur di non perdere Sho, lo fa diventare un vampiro come lui. può finire bene? ovviamente no, ma qui mi fermo. il film è toccante e malinconico, attraversato dalle due diverse visioni dei protagonisti; da un lato Kei, al quale la propria natura ripugna, dall'altro Sho, che invece l'invidia e che solo alla fine realizza che si tratta di una condanna. sotto la regia di Zeze Takahisa, normalmente dedito al soft porno, Hyde (Kei) e Gackt (Sho) danno una prova degna di attori consumati, e non lo dico perchè, almeno per quanto riguarda Hyde, sono schifosamente di parte! a completare il trio di celebrities musicali è Lee-Hom Wang nei panni di Chan, mentre Toshi è interpretato da Yamamoto Taro e Shinji (un loro complice) dal veterano Terajima Susumu (visto anche in Lovely complex, Kyashan e nella versione su grande schermo di Tokyo Tower).