Moonwalker, un film scadente per celebrare un grande artista

Moonwalker è un film che vuole celebrare la bravura di un artista immortale, Michael Jackson, percorrendo tutte le tappe della sua carriera artistica, fin dagli esordi con i Jackson five.

Peccato però che il film manchi totalmente di trama e che si riveli piuttosto inconsistente. Per tutto il primo tempo continuano a susseguirsi scene sconnesse, in cui compaiono personaggi che scompaiono misteriosamente, senza svelare il proprio legame con il protagonista nè con il resto della storia.

Dal secondo tempo invece la storia diviene più fluida e prende vita. I riflettori restano puntati sul protagonista che però sembra acquisire uno scopo nel film: impedire che si diffonda il consumo di droga tra i bambini.

Inoltre, cosa più importante di tutte, Michael inizia a dare più spazio a quello che gli riesce meglio: esibirsi sulle note dei suoi più grandi successi.

E’ superfluo scrivere una nota sulle musiche che accompagnano il film dal momento che, ovviamente, si tratta di tutti i successi di Michael, con un occhio di riguardo per l’album ‘bad’, uscito poco prima del film.

Verso la fine il film riperde colpi, diventando quasi peggio della prima parte, in cui si vedeva un Michael Jackson orrendamente tramutato in coniglio. Stupendo però il concerto di chiusura, sulle note di “Come together”, in cui si nota chiaramente come il Michael cantante fosse su un pianeta differente rispetto a quello attore e quanta energia riuscisse a trasferire al proprio pubblico. Ciao Michael!!!