In assenza del mio fedele notebook la cui sorte è ancora da decidere, strappo un foglio e lo imbratto di nero.
Era da tempo che non scrivevo “in cartaceo” che si può anche dire – suona bene! – come un termine moderno che allude a una qualche tecnica digitale, e invece? Sei tu che scrivi e un foglio – strappato anche male – che subisce.
Questa sera la televisione trasmette quei falsi moralismi che mi indigestano particolarmente sui quali – generalmente – fantastico alternative immediate. Per un mondo migliore, diciamo!
E pensavo: piuttosto che portare la cantante, l’attore, il calciatore, la ballerina e il presentatore a stender filosofie su storie altrui, perché non portare un filosofo vero e proprio? O non ce ne sono più perché è un lavoro che fallisce facilmente nella società di oggi? che di moralismi ha le orecchie otturate.
Moralismi che fanno da tappo, alla società.
Stappiamole! – una volta per tutte – magari a Capodonno, così nessuno se ne accorge. Così con l’anno nuovo saremo tutti pronti all’ascolto.
Sennò continuiamo pure a sparire per ritrovarci e farci convincere da calciatori, attori, cantanti, ballerini e presentatori che la vita non è così, ma è ben altro. E finché va ben!
Dai, facciamo un gioco. A Capodanno, nascondiamoci tutti. Vediamo come va il mondo, se – anche lui – andrà a cercarci a Chi l’ha visto? e a farci convincere a C’è posta per te da calciatori, attori, cantanti, ballerini e presentatori. Va a finire che non c’è una fine a tutto.
P.S. Moralismi a parte: il concorso sul Racconto di Natale è ancora in corso. Iscrivetevi con un commento a questo post! Cosa state aspettando? Che arrivi Natale? ;)