Morando il ribelle, Pianetta il più prolifico. La classifica degli onorevoli

Creato il 11 febbraio 2012 da Lapulceonline

Enrico Morando

Chi lo avrebbe mai detto che il senatore Enrico Morando da Arquata Scrivia sarebbe finito tra i “ribelli” del Parlamento Italiano? Lo rivela il dossier “openpolis” sull’attività e la produttività dei nostri rappresentanti di Camera e Senato. Tra gli eletti nativi della nostra provincia spicca, per anzianità, proprio lui.

Con cinque legislature alle spalle, oltre 17 anni tra i banchi della politica nazionale, ha visto passare governi di centrodestra e centrosinistra, ha lavorato a fianco dei leader del suo partito (PD) sia quando erano al governo sia quando faceva parte del ministero ombra, delega all’economia. Per “ribelle” i compilatori della classifica intendono quegli onorevoli che hanno più volte votato diversamente dal proprio gruppo parlamentare.

Al veterano di centrosinistra – venticinquesimo tra i senatori per anzianità – passare per ribelle non dispiace minimamente, anche perché c’è una spiegazione pratica e burocratica del suo frequente dissenso rispetto al gruppo di appartenenza: “Come membro della commissione bilancio a volte è più coerente che voti in base alle decisioni della commissione e non per gli emendamenti presentati dai colleghi”, spiega il senatore, raggiunto tra una votazione e una discussione a Palazzo Madama. Ribelle per modo di dire, dunque, con il placet del Partito Democratico.

Rossana Boldi

Sempre in Senato, spicca Rossana Lidia Boldi, medico tortonese che a forza di insistere è riuscita a farsi eleggere a Roma. Figura tra i senatori della Lega Nord più produttivi. Il calcolo della “produttività” è complesso e “sicuramente migliorabile” (E. Morando): rappresenta un modello di analisi del lavoro parlamentare non solo sulla quantità degli interventi – chiedere dieci volte la verifica del numero legale non ha alcun peso politico, per esempio – ma anche su valutazioni più complesse, tematiche. La metodologia usata non è una “formula magica” per segnare i buoni e i cattivi del Parlamento, né vuole ridurre tutto a classifiche da campionato di calcio. È solo la valutazione di un incarico pubblico, che come tale deve essere trasparente.

Al singolo elettore, più o meno informato, ogni altro giudizio.
Gli altri alessandrini: Maurizio Grassano, l’esponente mandrogno più chiacchierato (per vicende giudiziarie, per essere stato uno dei “responsabili”, per le esternazioni strappate in aula da una telecamera nascosta) è nella classifica dei più assenti: nono. A sua parziale discolpa l’ex presidente del consiglio comunale è entrato a legislatura ampiamente iniziata, perciò la sua posizione (616esimo) è falsata dal minor tempo avuto a disposizione per lavorare.

Enrico Pianetta

La classifica varia di giorno in giorno. Al momento di andare in stampa il meglio piazzato alla Camera è il pidiellino Enrico Pianetta, ingegnere tortonese che batte tutti gli eletti alessandrini: 49esimo. Segue da lontano Mario Lovelli (PD), 116esimo. Franco Stradella (PdL), un altro onorevole di lungo corso, non è messo male tra i produttivi: è al 137esimo posto, avanzando di molto nell’ultimo anno. Manuela Repetti (PdL), la fiamma novese dell’ex ministro Sandro Bondi è scivolata al posto n° 527. Grassano, come detto, è tra gli ultimi.
Senato: Enrico Morando, fratello dell’assessore provinciale Maria Grazia, è al top (14°); Rossana Boldi 42esima, mentre Maria Leddi Maiola (PD) la troviamo solo di fianco al numero 107, in caduta di una decina di posizioni.


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