“Un’Inter fantastica!”, questo il commento entusiasta di ieri di Massimo Moratti. Il ‘problema’ è che il presidente nerazzurro non lo ha pronunciato a Torino, al termine del match sentitissimo (e perso) contro la Juventus, ma a Londra, dove ieri ha assistito al trionfo dei ragazzi allenati da Stramaccioni nella ‘NextGen Series’, la cosiddetta ‘Baby Champions’. Detto e fatto e Moratti ha eletto Stramaccioni alla prima squadra ed ha vinto al superenalotto.
Ranieri un signore e Moratti molto meno.
Adesso sugli scudi il baby allenatore romano: il cambiamento importante la scorsa estate, quando a Stramaccioni arrivano due offerte. La prima è dell’Inter, la seconda da parte di Arrigo Sacchi per la panchina dell’Italia Under 17. Il tecnico romano vuole continuare ad allenare squadre di club e così si trasferisce a Milano per guidare la Primavera dell’Inter. Stramaccioni conferma le sue qualità. Propone un gioco offensivo con diversi schemi tattici, senza fossilizzarsi su uno solo. Si adatta ai suoi giocatori e in poco tempo costruisce un’identità di squadra.
Pacman
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