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Morbi e' tornato a trovarmi

Da Gullclouds
Buona lettura con il proseguimento della storia di Morbi che ha conquistato il cuore del nostro caro amico Aldo, come lui stesso ci racconta.
E non per un solo giorno ma per due consecutivi sempre attaccato al suo affezionatissimo amico, mio nipote, che lo ha accolto a casa propria. Questa volta, a differenza di quello che ho scritto il 3 gennaio c.a., a scassarsi è stato soltanto il televisore nel soggiorno il quale mentre allora aveva sullo schermo una sola riga ballerina, in questa occasione ha pensato bene di far esibire un intero corpo di ballo in un spettacolo simile a quello che viene offerto dal balletto del Bolshoi. Come in precedenza telefono al tecnico riparatore – sempre mio nipote – il quale saputo del guasto non dice né a né b e dopo circa tre ore si presenta in casa con Morbi. Non mostra alcun timore, non si guarda intorno, non va ad annusare a destra e a manca ma sembra  che si sia ricordato di essere già venuto qui da me e si comporta in modo nettamente diverso dalla volta precedente. Infatti si strofina vicino le mie gambe, mi guarda con quegli occhi speranzosi e allora lo carezzo sulla testa e lui non si muove. Ogni tanto alza il muso come per dirmi di non smettere di carezzarlo e io lo accontento. Dopo un po' va vicino a mio nipote, si strofina un poco, osserva cosa fa e segue ogni sua mossa. Chissà forse controlla se il " tecnico" fa bene il suo lavoro. Sembra che il guasto che si è verificato non sia grave e infatti dopo circa un'ora tutto torna normale. Mio nipote mi spiega che si è trattato di un mancato contatto di una presa scart della Tv attaccata al decoder e mi indica come fare se dovesse ripetersi l'inconveniente. Manco a farlo apposta l'indomani mattina il "balletto" replica. Cerco di seguire le istruzioni che mi ha suggerito il nipote ma non c'è nulla da fare. Nuova telefonata, nuovo arrivo sempre con Morbi appresso e questa volta l'operazione è più complicata di quella di ieri. Mi consolo, anzi ci consoliamo con Morbi il quale appare sempre più a suo agio. Una volta viene da me poggiando le sue morbide zampe sulle mie gambe, mi guarda e mi chiede, con lo sguardo, le carezze da lui molto gradite, poi va dagli altri sempre a farsi coccolare. Siamo in tre seduti su due poltrone e sul divano e lui non trascura nessuno di noi passando da uno all'altro reclamando carezze e grattatine sul collo. Sempre più raramente si fa vivo nei pressi di mio nipote forse perchè comprende che non può mostrargli molta attenzione essendo in tutt'altre faccende affaccendato. Noi sembriamo affascinati da quest'esserino meraviglioso. Penso che prima di essere accolto in casa da mio nipote deve aver passato bruttissimi momenti. Quando ci lascia per tornarsene al suo  focolare col suo amico prediletto mi si stringe il cuore. Sul mio innamoramento verso Morbi ormai non ci sono più dubbi.
Aldo Il Monticiano

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