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E’ un abusato luogo comune tra gli ascoltatori di musica (non solo estrema) che “il primo di ogni gruppo è sempre il migliore“. Non è da escludere che questo modo di dire abbia avuto origine con dischi come “Altars of madness”. I Morbid Angel sono originari di Tampa (Florida), hanno saputo inventare quel connubio tra thrash e black chiamato “death-metal-con-i-contro-coglioni” che tanto seguito avrebbe avuto negli anni a venire. In definitiva, la band ha sostanzialmente creato uno stile che sarebbe poi diventato “trend”
Non starò a descrivere con stupidi aggettivi il fascino morboso di “Immortal Rites”, oppure la furia enigmatica di “Maze of Torment”: AOM è un disco che bisogna procurarsi e goderne in diretta, senza condizionamenti e senza badare alla sua età. I Morbid Angel hanno avuto il privilegio – e la fortuna – di essere stati tra i precursori, ed hanno dato una svolta a livello di inventiva e tecnica consolidando tematiche esoteriche (e spesso sataniche) in un gioco di dissonanze e controtempi a cui oggi facciamo forse poco caso.
Questo sono stati i Morbid Angel. Artefici di un sound inimitabile, distinguibile fra centinaia, quasi definitivamente smarrito negli anni con l’avvento di tecnologie maggiormente “hi-fi”: il fascino di “Altar of madness” è, probabilmente, anche nel suo essere meravigliosamente e sinistramente anacronistico rispetto a quanto possiamo ascoltare oggi.
E’ vero che nel 1984 i Possessed ci avevo regalato quel piccolo gioiello chiamato “Seven Churches”: ma posso dire senza rischio di risultare blasfemo (!) che “Altars of madness” esalta una follia musicale ed una violenza sonora assolutamente superiore. Sarà una questione “affettiva”, o forse che i primi hanno avuto meno fortuna dei nostri: sta di fatto che abbiamo di fronte un disco capolavoro che non puo’ mancare nella musicoteca di qualsiasi appassionato.
Valutazione: ** SUPREMO **
/ 5Sito web: Morbid Angel
Album Lineup: Trey Azagthoth : Guitars Pete Sandoval : Drums David Vincent : Bass, vocals Richard Brunelle : Guitars