Morgatta&TheCity: Il Pop Cafè visto da vicino

Creato il 03 febbraio 2015 da Morgatta @morgatta

Ho sempre frequentato la zona di Santo Spirito in orari notturni: dopotutto si sa, il caro Arno divide in due la città, quelli di qua e quelli di là ed io, vivendo e lavorando “di qua“, la zona dell’Oltrarno l’ho sempre vista sporadicamente. Giusto le sere in cui, dopo lavoro, ci scappava un birra con i colleghi e, seppur folkloristica con la sua fauna variopinta (pure troppo), non mi aveva mai raccontato niente. Perché per scoprirli davvero, i quartieri vanno vissuti. Ultimamente lo sto vivendo ed imparando ad amare. Tra piccoli locali, botteghe di un tempo ed artisti vecchio stile, vi porterò nelle piazze e nei vicoli di questa zona. Oggi, per iniziare, vi porto dentro al Pop Cafè…Il Pop esiste “da sempre”, piccola icona appoggiata su questa grande piazza, in grado di attirare un numero immane di persone rispetto alla sua dimensione reale. Quando ci passi davanti durante le sere d’estate non si riesce nemmeno a vedere l’ingresso, ma solo l’insegna e il grande Alex (colui che mantiene l’ordine quando c’è il caos) che svetta sopra le teste. Ma guai a pensare che si tratti di un locale esclusivamente notturno. Il Pop si sveglia la mattina (anche piuttosto presto) per augurare il buongiorno a tutto il quartiere con colazioni e sorrisi, in un’atmosfera tranquilla come quella di casa: luci soffuse, musica di sottofondo e sedute sulle quali godersi il primo (o il terzo) caffè della giornata sfogliando un giornale.

Nonostante la minuscola cucina, i cuochi che ci lavorano riescono a fare delle magie, offrendo per il pranzo un menu sempre diverso e dei piatti esteticamente accattivanti, frutto di cura, attenzione ed amore per il proprio lavoro. Il sabato, poi, il “lunch” è un momento sacro, un appuntamento da non perdere per i golosi del “brunch american style” (ovviamente reintegrato con piatti nostrani, tipo le polpette al sugo che ne mangeresti a quintali) e per i cultori della buona musica. Ai “piatti” (non quelli di ceramica) Tony riesce a deliziarti le orecchie e a farti muovere le chiappe anche se stai seduto! ;) Ma qui non è solo il regno di cibo&goodvibes. Le pareti, con quella carta da parati un po’ retrò, sembrano fatte apposta per accogliere le esposizioni che puntualmente vengono proposte come parte integrante della “vita” del Pop. Foto, disegni, dipinti, serigrafie si alternano sistematicamente per dare ogni volta qualcosa di nuovo da vedere e da scoprire, stimoli visivi e culturali per accedere la mente ed incuriosire i passanti occasionali così come i clienti abitudinari. In questi giorni ci sono le serigrafie di Jonatan Calugi (che io adoro…e che forse prenderò per casa mia)! E visto che i cambiamenti sono sintomo di rinnovamento (ed un locale in grado di rinnovarsi costantemente è una perla rara) ecco che anche gli arredi si rinnovano spesso, dando ogni volta un tocco diverso all’allestimento (quelli attualmente esposti sono pure in vendita). Dietro a tutto questo movimento, fatto di ricerca e pr, c’è uno staff giovane e dinamico che ha deciso di investire in questa direzione per rendere il Pop un locale “fiorentino” che strizza gli occhi ad una contemporaneità europea Dall’orario dell’aperitivo in poi la luce cambia, i neon prendono il sopravvento, i barman si prodigano in cocktail colorati, la musica si alza e la serata si prepara a cominciare. Anche la programmazione serale è viva e ricca di appuntamenti di varia natura. Per conoscerla c’è un solo modo: prova a “pigiare” qui?!? ;)Insomma, se passate dalla piazza, almeno affacciatevi… ne rimarrete piacevolmente stupiti!


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