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Morire da soli a un semaforo

Creato il 18 giugno 2011 da Emmecarla

Morire da soli a un semaforoE’ morta da sola in un angolo di una città frenetica e indifferente. Aveva 73 anni e tornava dal mare. Il malore l’ha colpita improvvisamente dandole appena il tempo di accostare al marciapiede, poco prima di un semaforo. Nessuno ha capito niente e lei è rimasta chiusa nella sua bara a quattro ruote per più di 10 ore. Da quella stessa strada ci passo ogni giorno per andare a casa e quello che mi distrugge è che, forse, ci sono passata accanto anch’io senza guardare, senza capire, senza accorgermi di niente. Come tutti gli altri. Non voglio fare una lezioncina compunta sul menefreghismo collettivo, sullo stress quotidiano che ci porta a rintanarci nei nostri problemi e chissenefrega del resto del mondo. Non voglio fare proprio nulla. A questa signora che non c’è più, voglio chiedere solo scusa, da parte di tutti, per aver ignorato (consapevolmente o inconsapevolmente) la sua sofferenza e la sua solitudine. In una città che conta un milione di persone, nemmeno una ha visto. Nessuno ha guardato oltre il proprio naso per accorgersi di una donna accasciata sul volante, nessuno ha fatto qualcosa… 


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