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Morire di paura a capodanno

Creato il 24 dicembre 2011 da Francibb @francibb

Appello della LAV Pordenone al senso civico dei cittadini

Morire di paura a capodanno

Fonte foto: internet

Lo scorso anno in Italia i botti e i proiettili vaganti hanno provocato un morto ed oltre un centinaio di feriti. Lo scorso anno 5000 animali, tra i quali 500 cani ed altrettanti gatti, oltre a uccellini in gabbia ed animali selvatici, sono morti per stress, spaventi, incidenti e assideramento a causa dei botti. La sensibilità uditiva degli animali è di gran lunga superiore e sviluppata rispetto quella umana; il fragore dei fuochi artificiali e dei petardi causa loro acuti ed insopportabili dolori: i cani sentono due volte più intensamente degli umani, i gatti addirittura tre.
Le improvvise detonazioni provocano negli uccelli che vivono in colonie, numerose nelle nostre aree urbane, scomposte reazioni di fuga che, unite alla mancanza di visibilità, causano la morte di molti esemplari per impatto contro gli edifici. Altri si allontanano per chilometri dalla colonia, morendo poi assiderati. Per quelli in gabbia o in recinti, la sorte è altrettanto penosa. Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide l’aborto da trauma. Cani e gatti ed animali da cortile, scappano in preda al panico, sono disorientati, si divincolano o muoiono d’infarto. I cani alla catena, possono ferirsi gravemente, altri mordono per un riflesso sostitutivo per l’impossibilità di fuga. Quelli che ci riescono, talvolta vengono ritrovati assiderati per il freddo. Nell’impossibilità di ritrovare la propria casa, vagano disorientati e doloranti, provocano incidenti stradali. Quando sono fortunati vengono recuperati e portati nei canili, traumatizzati.
Sono 830 i comuni italiani che hanno emesso ordinanze in cui sono vietati totalmente o parzialmente i botti di capodanno nella notte di San Silvestro e fra questi anche il Comune di Pordenone. Ricorda Guido Iemmi della LAV: “Il comma 9 dell’articolo 38 del regolamento comunale d’igiene, distribuito alla sua pubblicazione a tutti i cittadini, dichiara che lo sparo di petardi, mortaretti, e simili in luogo pubblico o aperto al pubblico è vietato, in particolare nel periodo delle festività natalizie, di capodanno, Epifania e carnevale, e che può essere concessa deroga esclusivamente verso i soggetti con autorizzazione o licenza di Pubblica Sicurezza”.
Appellandosi al senso civico della popolazione di Pordenone e nella speranza di veder mobilitate le forze dell’ordine per far rispettare il regolamento comunale, la LAV vuole dare qualche suggerimento su come affrontare con il proprio animale domestico i botti di Capodanno. “Mai lasciarlo fuori da solo, sul balcone o, peggio, legato o nel trasportino – consiglia Iemmi – meglio lasciarlo in casa, tranquillo, eliminando i pericoli e tenendo radio e tv accese. Se si rifugia sotto il tavolo o sotto il letto, non stanarlo; chiudere le finestre in modo che anche i bagliori, oltre ai rumori, siano diminuiti; comportarsi in modo del tutto normale, soprattutto nel caso dei cani, senza cercare di rassicurare e di accarezzare l’animale se questo mostra paura; se l’animale vede che il proprietario non si agita, di conseguenza si sentirà più tranquillo”. Ricorda l’obbligatorietà del microchip al cane e consiglia in caso di smarrimento, la denuncia immediata ai vigili o carabinieri. Se il cane è finito in canile, tramite il microchip sarete immediatamente rintracciati.
Non utilizzare i botti sarà un segno di civiltà e sensibilità, non solo verso bambini, anziani ed animali, ma anche nei confronti di tutti gli operatori, in particolar modo i Vigili del Fuoco, che il primo dell’anno devono intervenire per soccorrere animali rifugiatisi in ogni dove. La LAV Pordenone invita i cittadini a segnalare alle autorità l’abuso dei fuochi artificiali e gli episodi che potrebbero coinvolgere gli animali.

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