Magazine Diario personale
Abbiamo tutti assistito alla tragedia che ieri ha colpito il mondo del calcio e la gloriosa citta' di Livorno,la morte di Morosini e' una tragedia vera e propria che solleva anche una serie di interrogativi a cui per ora non ho visto dare risposte.
Ieri sera ho visto qualche trasmissione sportiva e come spesso avviene in casi simili,ma direi anche nella vita di tutti i giorni e nel web, le cazzate dette sono di molto superiori alle cose sensate.
Facciamo subito una premessa,sono pur sempre un dottore in Scienze Motorie e questo argomento lo conosco piuttosto bene.
La medicina dello sport in Italia e' la migliore del mondo,siamo stati il primo paese nel globo ad inserire il corso di laurea in medicina dello sport,siamo un punto di riferimeto per tutti i paesi Europei e non,le nostre procedure ambulatoriali sono apprezzate e copiate nella maggior parte dei paesi e prese come riferimento.
Detto questo,e andava detto,ricordiamoci una cosa;in Italia ogni anno muoiono 70000 persone per quello che quasi sempre impropriamente viene definito infarto ma che spesso e' emorragia cerebrale o altre patologie differenti.
Il 10% di questo 70% tocca a persone che mai in vita lor avevano manifestato problemi cardiaci,semplicemente un bel momento si accasciano e non si rialzano piu'.
Ricordo una ragazza che veniva in palestra da me,un vulcano di vita,un bel giorno a casa stava cucinando e semplicemente...si e' spenta.
Il cuore ha cessato di battere senza nessuna ragione plausibile,sono cose che capitano e su cui la medicina non puo' evere incidenza.
Chi fa sport a livello massimo da un lato ha un ipertrofia cardiaca che negli anni tende ad aumentare ma dall'altro e' a rischio piu' del solito nei confronti di problemi simili.
Bovolenta era gia' stato fermato per 5 mesi,anni fa,ma poi aveva avuto l'ok e a quei livelli sei piu' che controllato.
Aveva 38 anni e una carriera lunghissima alle spalle,carriera che sicuramente ha inciso in cio' che e' successo.
Morosini non mi risulta avesse mai avuto problemi,certo non si puo 'dire che fosse stato un ragazzo fortunato,se da un lato aveva talento per prendere a calci un pallone dall'altro aveva perso i 2 genitori da ragazzo,aveva 2 fratelli con menomazioni fisiche e un terzo si era suicidato quando lui aveva 16 anni.
Chissa' quanto hanno inciso sul suo cuore e sul suo fisico simili tragedie.
Se lavori in un locale fatto di amianto non muori una settimana dopo ma 15 anni dopo....
E' capitato,puo' capitare nel mondo dello sport sempre piu' portato all'estremo.
Quello che non deve capitare e' il vergognoso teatrino a cui ieri abbiamo tutti assistito.
L'ambulanza che non puo' entrare nello stadio perche l'ingresso e' ostruito da un auto delle forze dell'ordine......ambulanza che viceversa DEVE stare all'interno dello stadio.
L'immagine dei giocatori del Pescara che trascinano la barella in campo vale di piu' di ogni discorso.
Dove cazzo era il defibrillatore?
Costa 1000 euro e il corso per usarlo dura 4 ore e lo puo' fare chiunque?
Perche' in ogni campo di calcio di ogni categoria,in ogni palestra,piscina,luogo di sport non c'e' un defibrillatore funzionante e attivo?
Per legge!
Quante vite si sarebbero potute salvare?
Non e' ben chiaro se c'era o meno sicuramente non e' stato usato.
Il defibrillatore serve se viene usato ENTRO I PRIMI 5 MINUTI DALL'INSORGERE DEL PROBLEMA,dopo e' tardi dopo il danno e' fatto.
Ho visto il dottore del Pescara (quello del Livorno dov'era?) praticare il massaggio cardiaco in attesa dei sanitari,procedura corretta ma che deve essere supportata dall'uso del defibrillatore,l'ambulanza e' entrata nello stadio 5 minuti dopo il fatto,oramai era tardi per il ragazzo.
Quando parlo di paese allo sfascio non lo faccio per disfattismo ma e' anche da queste situazioni che si vede la deriva che abbiamo imboccato.
Nessuno e' dove deve essere,nessuno fa il proprio dovere,tutto e' improvvisato,raffazzonato.
Quello che e' successo...poteva succedere,siamo spesso di fronte all'imprevedibile, ma tutto andava gestito in modo differente
Intanto un ragazzo di 26 anni ha perso la vita.
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