Morta anche una donna ferita dall’auto che ha investito una processione nel Cuneese. La guidatrice aveva un tasso alcolemico superiore al consentito ed è stata fermata

Creato il 07 aprile 2012 da Samalos

Il luogo dell'incidente


CUNEO - Le celebrazioni pasquali della Via Crucis hanno avuto un bilancio ancora più tragico a Vernante, nel Cuneese dove un'auto era finita contro una processione religiosa. I morti sono diventati due  e tre feriti sono gravi. Il veicolo guidato  da una donna di 55 anni di Cervasca, Patrizia Rinaldo era piombato sulla folla di circa 200 persone. La donna, il cui tasso alcolemico è risultato superiore al consentito, era stata fermata dai carabinieri pochi chilometri più a valle dopo un inseguimento. La persona investita e rimasta uccisa sul colpo si chiamava Giovanni Barberis, aveva 75 anni ed era un ferroviere in pensione. Morta nella notte in ospedale Margherita Viale, 84 anni di Vernate. Migliorano, invece, per fortuna le condizioni dei feriti anocra ricoverati all'ospedale di Cuneo. Si tratta di C.C. classe 1939, di Finale Ligure, in provincia di Savona, F.D. , 55 anni di Vernante (entrambi arrivati al pronto soccorso con codice di media gravità) e M.V., 81 anni di Vernante che ha riportato un paio di fratture. Vi sono poi altre sette persone che hanno riportato solo lievi escoriazioni, medicate sul posto e tornate a casa ubito dopo l'incidente. L'investitrice sostiene di non essere riuscita a frenare, probabilmente per un guasto all'auto. Ma i carabinieri stanno indagando sulla sua posizione. La donna infatti non si è fermata subito ma dopo essere stata inseguita per 6 chilometri dagli uomini dell'Arma. Quando è stata bloccata era in stato confusionale. La donna è stata fermata per omicidio e omissione di soccorso ed ha passato la notte alle Vallette di Torino: secondo gli accertamenti aveva un tasso alcolemico superiore al massimo consentito. L'incidente è avvenuto lungo la statale 20 del Col di Tenda. In testa al corteo c'erano il sacerdote e una decina di bambini chierichetti. Avevano attraversato la strada, nel punto dell'incidente, pochi istanti prima. Intnto si apprende un altro particolare agghiacciante: Giovanni Barberis, ex ferroviere in pensione, era il papà di uno dei soccorritori intervenuti sul luogo dell'incidente. Il figlio, infatti, si trovava in servizio presso i Vigilli del Fuoco di Cuneo e faceva parte di una delle squadre che è intervenuta sul posto.

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