La prima quercia a morire mostra lo scheletro di se stessa all’ex Campo Boario. Nulla che non ci aspettassimo: lo hanno detto subito quasi tutti i Montegranaresi che quelle querce erano destinate a morire, con tutto quel cemento sotto, niente più terra dove affondare le radici. E qualcuno ha visto operai tagliarle, le radici. Ciononostante i grandi alberi qualche speranza l’avevano data: avevano continuato a vegetare, seppure non in pieno, e a cambiare il fogliame. Quest’anno, però, la prima delle quattro grandi querce del Campo Boario, quello che una volta era un grande polmone verde che poi fu abbattuto negli anni ’50 e finito di distruggere negli anni 2000, non ha vegetato, e rimasta immobile. Uno scheletro che si staglia contro il cielo a denunciare la stupidità, l’insensibilità, l’ingordigia. Sarà la prima delle quattro, ma a questo punto possiamo esser certi che se ne andranno tutte, nonostante le rassicurazioni dei nostri amministratori. E sotto, un bell’ammasso di cemento che, per quanto sappiamo, rimarrà vuoto e inutile.
Luca Craia