Magazine Società
Ci sono storie che hanno la capacità di attaccarsi alla pelle. La morte di Angelo Di Carlo, è una di queste storie. Un ulteriore assassinio consumato sull’altare di chi ha premeditatamente e costantemente precarizzato il nostro mercato del lavoro rapinandoci di un diritto al futuro per noi e per le generazioni a venire. Angelo si è dato fuoco davanti Monte Citorio, stanco di un lavoro e una vita precaria.
In quei 160 euro che ha lasciato nello zainetto, quali eredità per il figlio, sta tutta la cifra del muro contro il quale Angelo è andato ad infrangere le proprie speranze. E’ un altro tragico capitolo di quella che è una lotta di classe: da una parte i lavoratori impegnati a difendere il diritto al lavoro e dall’altra chi attraverso la precarizzazione cerca di guadagnare più possibile proprio sulla pelle degli altri, giocando o sulla pelle dei lavoratori o su quella dei loro familiari come stiamo scoprendo in questi giorni a Taranto.
Ho apprezzato molto la proposta provocatoria di Checchino Antonini di cambiare nome a Piazza Monte Citorio per chiamarla “Piazza Angelo Di Carlo, uno di noi” e uscendo dalla provocazione credo che una risposta l’aspetti non solo Angelo Di Carlo ma tutti quei lavoratori che si sono sentiti e si sentono calpestati ormai quotidianamente nei più basilari diritti. Rilancio la proposta del cambio di nome a piazza Monte Citorio, condividete, copiate, rilanciate a vostra volta la proposta. Non facciamo cadere nell'oblio il sacrificio di "Uno di Noi"
ps. Mi è stata segnalata da Checchino Antonini questa lettera che parla di Angelo e che è stata pubblicata sulla bacheca di fb di Checchino
Ciao Checchino. Ho 30 anni e lavoro in un telegiornale. Ho saputo solo oggi della morte di ANGELO DI CARLO. Scrivo il suo nome in maiuscolo, perché credo che sia un esempio. Un esempio che si è spento per illuminare delle menti che, per la maggior parte dei casi, rimarranno al buio. Non ho mai scritto una mail di questo tipo ma sono rimasto veramente scioccato dal fatto che un evento del genere non abbia avuto una risonanza in questo paese di ‘tronisti e veline’ come lo definisce un mio amico. Tutti impegnati a comprare cose con soldi che non hanno, e io che mi sento felice per aver adottato un gattino. Un paese che viene dalla terra e che ora vive in aria, in mezzo a tanti sogni di ricchezza profumati di champagne e di Paco Rabanne. Ebbene, per la prima volta voglio esprimere il mio schifo, verso tutto questo. E la mia ammirazione e le mie lacrime verso una persona che non conoscevo ma il cui gesto mi ha fatto riflettere molto. Un gesto di disperazione, di ribellione contro una casta che ci governa. Io provo, provo e riprovo sempre a slegarmi per quanto posso da questo mondo di ‘tecnici’, di esperti che riducono la gente sul lastrico. Oggi voglio esprimere la mia opinione. Scrivo a te e spero VIVAMENTE che tu possa in qualche modo girare queste parole al figlio di Angelo. Io ho un padre, un lavoro e tutto quanto posso chiedere per la mia felicità. Ma se avessi avuto Angelo Di Carlo come padre ne sarei stato fiero. Quindi a te, figlio di Angelo, dedicherò i miei pensieri stasera. A te e a tuo padre, il cui gesto è stato visto da tanti, che come lui seguono un’altra strada.
Un abbraccio forte
Fabiano Franchitti
link Piazza Angelo Di Carlo, uno di noi
l'incubo della nostra repubblica
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Morte all’ilva,delitto di stato?
Ieri è deceduto il ragazzo colpito dal getto di ghisa incandescente uscito fuori dall’altoforno dell’Ilva di TARANTO. Ennesima morte di stato,ennesima beffa ... Leggere il seguito
Da Lucaralla
SOCIETÀ -
“Sulle orme di chi ha servito”: incontro dedicato al pluralismo cattolico
Dopo l’incontro dedicato a don Luigi Sturzo, durante il quale è stato presentato il libro “Governare bene sarà possibile. Come passare dal populismo al... Leggere il seguito
Da Libera E Forte
CULTURA, SOCIETÀ, DA CLASSIFICARE -
PON Cultura, milioni di euro per 5 regioni del Sud
Dario Franceschini ogni tanto si risveglia dai torpori delle nebbie ferraresi. Dopo l’exploit della Biblioteca degli inediti (il cui punto debole più grosso,... Leggere il seguito
Da Ediltecnicoit
SOCIETÀ -
Il codice Chiaromonte (Damilano e quel garantista di Gerardo Chiaromonte)
Il codice Chiaromonte,di Marco Damilano (l'Espresso): lettura interessante, che consiglio a tutti i garantisti di convenienza, quelli che la Bindi fa i... Leggere il seguito
Da Funicelli
SOCIETÀ -
Arrestato Riva. Per non dimenticare il disastro Ilva
Dopo due anni di latitanza a Londra l’ex Vice-Presidente e amministratore delegato dell’Ilva Fabio Arturo Riva è stato estradato ed arrestato. Leggere il seguito
Da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
L’assistenza sessuale ai disabili in Italia è ancora tabù
Un ddl che istituisce il progetto è fermo da un anno in Parlamento. La prostituzione non c’entra, gli specialisti sono educatori e psicologiMarco... Leggere il seguito
Da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ