Ieri 22 Luglio 2011 all’età di 95 anni è morto il grande Elliot Handler, il cofondatore dell’Impero Mattel, il papà di Barbara Millicent Roberts, in arte Barbie, la bambola bionda più famosa del mondo.
Era il 1959 quando fu prodotta e commercializzata la prima Barbie bionda e bruna alla fiera dei giocattoli di New York; una bambola con le sembianze di un’adulta, l’esempio della perfezione, la gioia delle bambine che nel corso degli anni sono cresciute trasmettendo ad intere generazioni il mito della Barbie nelle sue mille espressioni.
Non tutti sanno che Barbie in realtà è un clone di Lilli, la prima bambola bionda che la moglie di Elliot, la signora Ruth Handler, scoprì nelle vetrine di un negozio di giocattoli in Svizzera, identica a quella che aveva pensato proprio lei.
Ritornati in America la coppia creò il primo prototipo di Barbie con capelli ricci, tubino body zebrato ed occhiali da gatta. La bambola venne fatta produrre in Giappone per le sue tante industrie di vinile e solo nel 1959 in America vengono venduti 350 mila esemplari di Barbie a tre dollari.
Un vero fenomeno che dura fino ai nostri giorni con mille versioni, da nuotatrice, a barbie rock star, a principessa, ad infermiera, a manager, ad attrice, per poi prendere le sembianze delle icone del cinema, delle pop star fino all’ultime fashion icon.
Ma anche la Barbie ha bisogno di un fidanzato e nel 1962 la Mattel commercializza Ken, il toy boy della ragazza bionda più capricciosa del mondo, la più viziata, la più bella, con quel fisico perfetto senza un ombra di cellulite, una vita di plastica inneggiata nella nostra canzone preferita…I’M A BARBIE GIRL!!!
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Snake