Morto Erich Priebke. Collaborò massacro Fosse Ardeatine

Photo credit: Simone Ramella / Flickr / CC BY 2.0.

Morto Erich Priebke, l’ex SS che era stata condannata come partecipante al massacro delle Fosse Ardeatine. Priebke aveva 100 anni ed era salito alla ribalta recentemente per le fotografie e i video che lo ritraevano passeggiare tranquillo con un bastone per le strade di Roma, dato che dal 2009, godendo ancora di ottima salute, gli è concesso uscire di casa “per fare la spesa, andare a messa, in farmacia” ed affrontare “indispensabili esigenze di vita”. Rifugiatosi in Argentina alla fine della guerra, Priebke era stato estradato in Italia nel 1995, accusato di crimini di guerra. Il primo processo a carico di Priebke, accusato di “concorso in violenza con omicidio continuato in danno di cittadini italiani”, con specifico riferimento al massacro presso le Fosse Ardeatine, si concluse in un nulla di fatto, a causa dell’avvenuta prescrizione nel 1996. A seguito però delle violente proteste della comunità ebraica e anche della pressione internazionale delle altre comunità ebraiche nel mondo, il governo italiano confermò chePriebke non sarebbe stato scarcerato. La sentenza venne infine annullata dalla Corte di Cassazione, che dispose un nuovo processo a carico di Priebke. L’ex SS fu condannata a 15 anni, poi ridotti a 10 per motivi di età e di salute e nel 1998 la Corte d’Appello militare lo condanno all’ergastolo. La sentenza è stata confermata nel novembre del 1998 dalla Corte di Cassazione, mutando però la condanna all’ergastolo in arresti domiciliari, a causa sempre dell’età e della salute. Il 12 giugno 2007 il giudice militare concede a Priebke, 93enne, il permesso per uscire di casa “per recarsi al lavoro” presso lo studio del suo avvocato, suscitando polemiche che si concludono il giorno stesso con la revoca del permesso, anche perché Priebke non aveva segnalato i suoi spostamenti e i suoi orari, come da obbligo di legge.  Morto Erich Priebke si chiude forse una polemica e un ricordo ancora molto dolorosi nella mente degli italiani, con l‘eccidio delle Fosse Ardeatine, in cui morirono 335 civili e militari italiani, uno degli atti più efferati e crudeli compiuti dalle SS tedesche nel nostro Paese.