Al grido di “Allah Akbar” una donna vestita di nero si aggirava nei pressi di una fermata della metro di Mosca con la testa di una bambina in mano.
L’agghiacciante notizia proveniente da Mosca è rimbalzata in pochi minuti sui media e sui social network di tutto il mondo. Stando alle frammentarie notizie e alle raccapriccianti immagini che giungono dalla capitale russa, questa mattina una donna si sarebbe avvicinata alla fermata Oktyabriskoye Pole (“Campo d’Ottobre”, nella zona nord-ovest e a quattro fermate dal capolinea della Linea 7) della metropolitana di Mosca reggendo in mano quello che poi è stato appurato essere la testa di una bambina.
La donna, completamente vestita di nero e a capo coperto, di aggirava per le strade di Mosca che si trovano nelle immediate vicinanze della fermata della metro, urlando “Allah Akbar” (“Allah è grande” in lingua araba) e minacciando di farsi esplodere. Le forze di sicurezza, allertate dai pendolari e dai passanti terrorizzati, hanno immediatamente circondato l’area e compiuto l’arresto. Al momento non è ancora chiaro se la donna, in evidente stato confusionale, disponesse davvero di esplosivi. Le notizie diffuse dai canali di informazione russi come LifeNews, Rt, Rbk, Ria Novosti e altri tra quotidiani e network televisivi riportano dati frammentari: la donna arrestata sarebbe Gyulchehra Bobokulova, 39 anni, babysitter di Nastya M., bambina di 3-4 anni che i genitori, fuori città col figlio maggiore, le avevano affidato.
La polizia di Mosca ha immediatamente collegato il fatto a quello di un incendio avvenuto poco prima in un condominio dello stesso quartiere nel quale era stato trovato il corpo della bambina. Secondo le prime ricostruzioni, la Bobokulova avrebbe decapitato la bambina per poi appiccare e appiccato volontariamente il fuoco all’appartamento, per poi allontanarsi. Le cause del folle gesto non sono ancora chiare agli inquirenti, o quanto meno non sono ancora stati resi noti i particolari delle indagini in corso. Sembra da escludersi la pista terroristica.
di Andrea SEVERINA
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