Fabio Rolfi
Una considerazione che fa sorridere pensando alla notizia riportata oggi dal Corriere della sera in prima pagina di cento predicatori che hanno invaso il metrò di Milano per far proseliti. Così va il mondo, con buona pace di Fabio Rolfi, e il tema religioso va di pari passo con una società che diventa multirazziale. Perchè allora continuare a considerare la religione un tema di ordine pubblico (facendo peraltro di tutto l'Islam un fascio, fingendo di ignorare che c'è Islam e Islam)? Non sarebbe meglio cambiare passo governando il fenomeno invece di contrastarlo? Forse capiremmo, ad esempio, che alcuni centri islamici contrastati da certe amministrazioni locali sono attivamente impegnati in un percorso di dialogo interreligioso in organismi che da tempo, lontano dai riflettori, cercano di far "parlare" le religioni e di integrarle nella società. E' il modo migliore per evitare le derive integraliste. Continuare a considerare i centri islamici come il terreno di coltura di terrorismo vuol dire far finta di non sapere che la prevenzione migliore non è favorire la clandestinità delle proposte, ma regolamentarle in modo che si possa meglio controllarle (non dimentichiamo che le inchieste di terrorismo - destinate peraltro ad alterne fortune giudiziarie - sono spesso nate da controlli e intercettazioni all'interno delle moschee regolari).Tempo fa mi è capitato di moderare un dibattito organizzato da una parrocchia tra un sacerdote e uno degli esponenti più discussi dell'Islamismo italiano Hazma Roberto Piccardo. Contrariamente ai timori della vigilia, ne è nato un dibattito molto proficuo, carico di contenuti nel quale traspariva la voglia di dialogo da entrambe le parti. Una voglia di dialogo con il mondo occidentale che - particolare che mi ha molto colpito - è arrivato dalle nuove generazioni, da ragazze con il velo che hanno chiesto fiducia e hanno dato la loro disponibilità a costruire insieme una nuova società multireligiosa. E proprio corretto, dunque, considerare l'Islam e le sue manifestazioni un problema di ordine pubblico costringendo chi vuole integrarsi di fatto alla clandestinità delle idee?