9 e 10 NOVEMBRE 2013 PRIMO WEEK END DELLA 28° MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO BIANCO DELLE CRETE SENESI. (ve ne avevo già parlato qui) Durante il convegno inaugurale di sabato 9 novembre 2013 il Sindaco di San Giovanni d'Asso, Michele Boscagli, ha spiegato l'importanza di ottenere un testo condiviso per la regolamentazione del mercato del tartufo, indispensabile per mettere un freno ai prodotti che di tartufo originale nulla hanno più a che fare perchè a questi prodotti viene aggiunto un additivo chimico, il Bismetiltiometano: è una sostanza naturalmente presente nei tartufi, che però nel caso degli additivi alimentari viene prodotto in laboratorio e diluito con il petrolio, così il prodotto sa di tartufo ma è una sostanza ritenuta cancerogena (prodotti che vanno dai piatti pronti, all'olio, ai formaggi, ai sughi, alle salse, ai salumi, burro, ecc.). Questo additivo chimico aggiunge un'aroma fortissimo all'interno di questi prodotti, forse anche per questo tanti di noi hanno fastidio a mangiare questi prodotti che dovrebbero essere a base di tartufo ma che di tartufo proprio non hanno nulla, o quasi, e che sono ben lontani da lasciare dentro di noi il vero gusto e piacevolezza di questo fungo ipogeo meraviglioso! (da ora in avanti non acquisterò più questi prodotti ovvio!!)
Fondamentale per il consumatore leggere, come sempre, l’etichetta di questi prodotti: se tra gli ingredienti c'è scritta solo la parola aroma, è molto probabile che è stato aggiunto il bismetiltiometano, al contrario se un prodotto contiene tartufo vero viene indicata la qualità. Inoltre si è parlato della necessità di bloccare la commercializzazione di tartufi provenienti dalla Cina che hanno scarso valore e che potrebbero essere spacciati (sempre con l'aggiunta di aromatizzanti artificiali come spiegato sopra) per quelli locali e quindi Made in Italy.
da sinistra: Tiziano Scarpelli, assessore alle Attività produttive della Provincia di Siena; Michele Boscagli, sindaco di San Giovanni d’Asso; Luca Sani, presidente della commissione Agricoltura della Camera, e Antonella Brancadoro, direttore dell'Associazione città del tartufo.
Avere un testo unico su cui trovare un accordo per regolamentare il mercato del tartufo è anche l'obiettivo a cui sta lavorando la Commissione Agricoltura della Camera e sul quale il Presidente della stessa Commissione Luca Sani si è espresso proprio nel corso del convegno inaugurale della 28° Mostra Mercato, tenutosi nella magnifica Sala del Camino del trecentesco Castello. “Nel corso della 16^ legislatura - ha spiegato il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Luca Sani - si sono contrapposti due testi, senza giungere a compimento. All'inizio della 17°, è stata formulata una ulteriore proposta che afferma un principio, quello della tracciabilità, con lo scopo di impedire equivoci commerciali e sanzionare i contravventori parificandoli a chi realizza adulterazioni alimentari. Se questa proposta si trasformasse in legge, darebbe la possibilità al cercatore di restare esente Iva, ma tuttavia si aggraverebbe l'imposizione fiscale sul prezzo finale, volendo il commerciante ammortizzare l'imposta. Perciò è ancora allo studio una soluzione che non faccia crescere i costi. Dobbiamo tutelare il nostro agroalimentare, poichè nella bilancia commerciale nazionale rappresenta l'unica voce attiva”.
Al di là delle tematiche più strettamente legislative, nel convegno di apertura si è parlato anche di promozione e marketing territoriale. “San Giovanni D'Asso rappresenta una buona pratica di promozione dell'identità culturale del territorio - ha commentato Antonella Brancadoro, direttore dell'Associazione Città del Tartufo - basti pensare che fino a poco tempo fa qui era difficile trovare un posto dove pernottare. Negli anni però la consapevolezza di essere un territorio con grandi potenzialità è cresciuta enormemente e ora vogliamo far conoscere i numeri di questo successo. Il tartufo è un ottimo richiamo: addirittura nel 2013 è arrivata all'Unesco la richiesta di riconoscimento e di promozione della Civiltà del tartufo come bene immateriale che identifica alcune aree del territorio nazionale e nel quale San Giovanni d'Asso punta ad inserirsi. Il nostro centro studi stima che per ogni euro speso per acquistare un tartufo se ne generino altri 25 di indotto”. Tra gli intervenuti all'incontro inaugurale, anche l'Assessore provinciale alle attività produttive Tiziano Scarpelli, la vicepresidente dell'Associazione Nazionale Tartufai Laura Giannetti e Gianfranco Berni della Federazione Italiana Tartuficoltori.
Il tartufo è una vera e propria sentinella in quanto segnala lo stato dell'ambiente, ha bisogno di terreni sani e puliti, è un prodotto della terra essenziale oltre che per l'economia delle Crete Senesi soprattutto perchè favorisce la protezione di questo paesaggio meraviglioso, un vero miracolo della natura!
Nel primo week end di festa, si è poi svolta anche la XVI edizione del Premio Sapori Senesi - organizzata con il contributo e la collaborazione del Consorzio Agrario di Siena - dedicato ai migliori pecorini senesi proposti in abbinamento ai vini del Consorzio Orcia DOC e quella del prezioso tubero accompagnato dalle bollicine dei gemellati francesi dello Champagne, poi ancora altre degustazioni e abbinamenti con distillati e gelato artigianale al tartufo.
Otto caseifici con l'obiettivo comune di promuovere la qualità del territorio, ma anche di aggiudicarsi il primo premio dell'annuale concorso che sabato ha premiato per la categoria Semistagionato l'azienda agricola Coveri, seguita al secondo posto dal caseificio Piu e al terzo dalla fattoria Buca Nuova, mentre nella categoria Stagionati il primo premio è andato al Caseificio Cugusi, seconda piazza per il caseificio Piu e infine piazza d'onore per l'azienda agricola Vergelle.
Si ripeterà anche nei restanti giorni di manifestazione, il rito dell'apericena per le strade del Borgo di San Giovanni d'Asso con prodotti tipici del territorio e tanta buona musica, mentre i ristoranti del territorio comunale aderenti all'iniziativa “Novembre a Tavola” continueranno a proporre degustazioni di piatti al tartufo, che il pubblico potrà trovare anche negli stand gastronomici della Pro Loco di San Giovanni d'Asso e dell'Associazione Tartufai Senesi.
...tramonto a S. Giovanni d'Asso...
San Giovanni d'Asso e il suo tartufo, in vista del secondo week end di festa, continueranno ad essere protagonisti per tutta la settimana con servizi televisivi anche sulle reti nazionali tra cui quello realizzato nei giorni scorsi dalla troupe di Geo & Geo che andrà in onda martedì 12 novembre alle ore 12 su Rai Tre, se ve la siete persa potete tranquillamente vederla cliccando qui. L'operatore e la regista Gabriella Lasagni hanno scelto di riprendere i luoghi più significativi del territorio e incontrare i tartufai proprio sul campo. Le riprese sono partite prima dalla Tas, una storica fornace produttrice di terrecotte, per poi spostarsi nel bosco esoterico della ragnaia, una combinazione di natura selvaggia delle Crete sposata appunto all’esotericità dell’artista statunitense Sheppard Craige. Poi è stata la volta dell’area tartufigena del Mabbione, dove gli operatori hanno documentato una cerca guidata. E sempre a proposito di cerche, una parte del servizio sarà dedicato ad una cerca di erbe spontanee di cui San Giovanni conserva una grande tradizione, poi tutti a Vergelle nella sede della omonima azienda agricola proprio per realizzare delle prelibatezze utilizzando le erbe raccolte non lontano dal castello trecentesco.
La Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi continua anche il 16 e 17 novembre 2013. Per informazioni e prenotazioni contattare il 3497504247 - 0577718811 (Biancane Servizi al Turismo)
Ho avuto il piacere di andare a S. Giovanni d'Asso (che fa parte dell'Associazione Nazionale città del Tartufo) nel week end del 9 e 10 novembre e non mi sarei mai persa, per nulla al mondo, gli inimmaginabili panorami ricchi di verde con tramonti mozzafiato, l'inconfondibile aroma del tuber magnatun pico, i profumati bouquet della Doc Orcia, le note persistenti dei pecorini senesi, un tour tra i sapori che inizia ancora prima di raggiungere S. Giovanni d'Asso: da Siena e Grosseto la domenica mattina arriverà il treno storico a vapore che, attraversando lentamente collini e piccoli paesi della Toscana più autentica, condurrà i turisti fino a questo paradiso di papille, tutte da scoprire e assaggiare...
Ho potuto assaggiare il piatto preparato dalla Chef Katia Maccari, del ristorante stellato Michelin Il Patriarca di Chiusi (SI) che ha preparato davanti a noi i passatelli di anatra cotti nel brodo, con crema di vino Orcia, su mela e sedano verde, con fegatino di anatra, pancetta e tartufo bianco in abbinamento ai vini Orcia Doc e con panbrioche
Importante ricordare il trekking del vino e del tartufo che è stato presentato in questo occasione dal Sindaco Michele Boscagli e dal Presidente del Consorzio Orcia Doc Donatella Cinelli Colombini, proprio per dare la possibilità a tutti di sfruttare questi territori di eccellenze. Durante i trekking, all'interno delle cantine con vista, potete trovare un vero e proprio museo del passaggio con:
- punto panoramico segnalato da cartelli fatti in casa,
- sedile,
- spiegazione in 2 lingue delle cose visibili.
Le cantine amiche dei Trekkers offrono un bicchiere d'acqua, possibilità di sedere al coperto, uso del bagno, telefonata urbana in caso di pioggia.
Esistono 3 tipi di Trekking organizzati dai 3/4 delle aziende:
- dell'Orcia,
- del vino,
- del tartufo.
Tra l'altro nel sito del Museo del tartufo prima dell'estate 2014 verranno inserite mappe digitali GPS dei percorsi di trekking che saranno tranquillamente scaricabili, oltre al servizio wi-fi gratuito nel centro storico già attivo.
Altro importante appuntamento: la consegna del Premio internazionale "un tartufo per la pace" (questo premio esiste da ben 23 anni):
verrà fatto dono del più bel tartufo trovato dai tartufai di San Giovanni d'Asso e la medaglia del Presidente della Repubblica in rappresentanza di tutto il suo popolo per l'accoglienza l'aiuto che il generosissimo popolo di Lampedusa svolge verso gli immigrati che sperano in un futuro migliore viaggiando sopra a questa barche in viaggi che ormai sono diventati della speranza, tentando di sfuggire a guerra e povertà dei loro paesi d'origine. Alla cerimonia prevista per domenica 17 alle 17,00 oltre al Sindaco di Lampedusa è prevista la presenza del Ministro Kyenge e del Presidente della Commissione Antimafia On. Rosy Bindi.E ancora il Museo del Tartufo (ma anche Centro di documentazione del Tartufo e delle erbe spontanee di Toscana) ospitato nei suggestivi sotterranei del trecentesco castello. Il percorso comincia con "il mistero del tartufo" dove si racconta la leggenda che lo voleva originato da un fulmine fino ad arrivare alla definizione scientifica vera e propria. A seguire sono proposte esperienze sensoriali attraverso percorsi che coinvolgono il tatto, l'udito, il gusto e infine il cosiddetto "odorama", vera giostra dedicata all'olfatto. Inoltre ci sono utili contributi multimediali dove si parla di tutto ciò che riguarda il tartufo: come cresce, dove si trova, la simbiosi nel lavoro tra uomo e cane, il loro addestramento e il rapporto con il padrone (anche quando il cane non è più in grado di cercare tartufi viene accudito dal suo padrone), come viene trovato il tartufo. L'ultima sezione del museo riproduce una mensa contadina e una altoborghese e indaga le tecniche di raccolta, conservazione e di impiego in cucina. Chiude il percorso il centro documentazione in cui si realizzano anche laboratori didattici.
Magnifica la visita all'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore ad Asciano (SI): architettura e spiritualità...dove vivono i monaci benedettini olivetani che, tra l'altro, producono un liquore, la Flora di Monteoliveto (un'infusione di 23 erbe invecchiata per più di 6 mesi) inoltre negli 850 ettari di proprietà, di cui metà sono boschi, pascoli e terreni incolti (calanchi) e l’altra metà sono seminativi, oliveti, vigneti e fabbricati i monaci producono vini, ma anche succhi freschi, sciroppi, miele, profumi ed essenze, saponi, creme, olii, unguenti, estratti...
All'interno del Chiostro Grande dell'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore sono raffigurate le storie di san Benedetto di Monte Oliveto Maggiore, un ciclo di affreschi realizzati da Luca Signorelli (otto lunette), che vi lavorò dal 1497 al 1498, e dal Sodoma, che completò il ciclo dopo il 1505 con le ventisei lunette mancanti. Una (Benedetto manda Mauro in Francia e Placido in Sicilia) venne ridipinta dal Riccio. E' una delle più complete descrizioni della vita di san Benedetto, ben trentacinque scene, che si basano sul racconto di san Gregorio Magno.Si ringrazia per l'ospitalità il Sindaco di San Giovanni d'Asso e per l'organizzazione Marzia Morganti Tempestini (Ufficio Stampa).