Pablo Picasso, Femme assise
1920 – Olio su tela, cm 92 x 65- Masterpiece from the Musée National Picasso Paris to be held at Palazzo Reale in Milan from September 2012 to January 2013 © Succession Picasso by SIAE 2012
Mostra PICASSO a Milano: a Palazzo Reale fino al 6 gennaio 2013 – Giancarlo Ricci (LINK per orari, biglietti, visite guidate, prenotazioni per Picasso a Palazzo Reale.) MAE Milano Arte Expo, per la mostra dedicata a Pablo Picasso – con le opere del Museo Nazionale Picasso di Parigi ha aperto una rubrica curata da Giancarlo Ricci, psicanalista. I precedenti articoli: “Picasso – IL FUMO DI DON SALVATOR” >leggi, Picasso - NEL NOME DELLA MADRE >leggi e Picasso - OCCHI BUCATI >leggi. UNA TROVATA INTROVABILE, di Giancarlo Ricci - “Io non cerco trovo”: battuta celebre e quasi inflazionata. Appartiene alla genialità del grande Picasso e contribuisce a disegnare la cifra del suo stile. Uno stile che non manca mai di stupire, quasi possedesse il dono dell’infallibilità. Ma questo stile apre una partita immane perchè il fare artistico, con questa breve battuta, si trova vertiginosamente sbilanciato dalla parte del trovare: dalla parte dell’immediatezza, della scaturigine di una trovata che non si spegne perchè non giunge a compiersi. Il trovare non è forse una poetica dell’incontro?
“Mi si prende di solito per un ricercatore. Io non cerco trovo”. Sono parole con cui Picasso dichiara la propria identità: sono un trovador occitano, tra il guerriero e il cortigiano, canto le storie del mondo dipingendo quello che trovo. La celebre battuta esprime anche, dopo il “penso dunque sono” di cartesiana memoria, un pensiero sovversivo intorno al cogito dell’artista: il cuore della questione riguarda la sua soggettività così precaria, eccentrica, opaca. Trovo dunque sono, si potrebbe aggiungere, se volessimo perfezionare il cogito dell’artista situandolo agli antipodi del razionalismo.
Penso che il soggetto del fare artistico, il suo trovare senza cercare, abbia la forza di un vortice che getta altrove il soggetto, lo sposta verso una terra di nessuno, lo spinge in un esilio che lo allontana irrimediabilmente da se stesso. “E dire che non ho mai potuto fare un quadro! Comincio con un’idea, e poi diventa un’altra cosa”. E altrove: “E’ curioso come il volere dell’artista conti poco”. E ancora: “Spesso il quadro esprime molto di più di quello che l’autore voleva rappresentare. L’autore contempla stupefatto i risultati inattesi che non ha previsto”.
Se inseguissimo queste frasi nella loro ascesa esponenziale, riusciremo forse a percepire la distanza siderale da cui ogni opera d’arte ci viene incontro come una trovata, una felice e ingegnosa trovata. “Io metto nei miei quadri tutto ciò che mi piace. In quanto alle cose, peggio per loro, devono arrangiarsi da sole”. L’arte insegna, confutando il senso comune, che le cose è meglio trovarle che perderle. Infatti se crediamo di averle perse non smetteremo mai di cercarle e ricercarle.
GIANCARLO RICCI
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Giancarlo Ricci, psicanalista di formazione freudiana e lacaniana, saggista, si occupa dei temi più attuali del disagio della civiltà. Ha pubblicato alcuni libri su Freud tradotti all’estero.
Uno dei libri:
Giancarlo Ricci, L’amore del tiranno – Psicanalisi e istituzione, Marsilio, Venezia 1978Il resto, al sito: http://www.giancarloricci.net/
Giancarlo Ricci - Studio: via Ozanam, 8 – 20129 Milano, Cell: 339 6057.061, [email protected]
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PICASSO a Milano
Capolavori dal Museo Nazionale Picasso di Parigi
Palazzo Reale di Milano
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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia Giancarlo Ricci per il testo e Elena Conenna – Ufficio Stampa Comune di Milano – per le immagini delle opere di Picasso relative alla mostra 2012 a Palazzo Reale
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