Marta Dell’Angelo ha trasformato la manica lunga dell’Arengario, che ospita le esposizioni temporanee del Museo del Novecento, in un luogo di riflessione sul ruolo del “gesto” dell’espressione umana: diversi video, trasmessi su altrettanti monitor distribuiti nello spazio, proiettano immagini di mani e braccia di intellettuali colte in movimento durante conversazioni, lezioni e dibattiti pubblici. Perché “le posture – i corpi, i gesti, i movimenti – sono forme parallele e trasversali per intendere ed esprimere il senso e il significato del mondo”, dice l’artista.
Disegni, annotazioni e un ciclo di incontri analizzeranno il ruolo del gesto e del ritmo nel processo della conoscenza, della memoria e dell’espressione umana. Durante il periodo della mostra da martedì 13 a domenica 18 settembre, dalle ore 17.30 alle ore 18.30, si terranno al Museo del Novecento cinque incontri (a ingresso libero fino a esaurimento posti) con professionisti provenienti da diverse discipline: sport, filosofia, medicina, neuroscienze.
Ciascun relatore proporrà le proprie riflessioni sul tema del linguaggio dei gesti. Tutti gli interventi saranno filmati e le immagini andranno ad aggiungersi alle altre proiezioni presenti in mostra. Numerose sedie e poltrone provenienti dallo studio dell’artista sono a disposizione del pubblico per leggere, chiacchierare, ascoltare le conferenze oppure guardare i video, trasformando così lo spazio mostre del Museo in un luogo di sosta e di socializzazione, in cui i diversi elementi costituiscono appunti per lo sviluppo di future possibili opere.
I visitatori potranno anche sfogliare ed eventualmente fare delle fotocopie di libri che provengono dalla biblioteca personale dell’artista.
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