Pedrosa firma una vittoria strepitosa, Jorge Lorenzo taglia il traguardo in seconda posizione e recupera 4 punti in classifica mondiale. Valentino Rossi terzo, senza lodi.
La gara
Gara pesante, quella di Sepang, colma di pressioni ed aspettative, soprattutto per i duellanti al titolo, Rossi e Jorge Lorenzo.
Sin dalla partenza, con tanto di pole position, Dani Pedrosa mette subito le cose in chiaro. Per la vittoria, in data odierna, non ce n’è per nessuno. Buoni gli start anche di Márquez e Rossi che mantenono le rispettive posizioni. Jorge Lorenzo si ritrova imbrigliato dietro le due Ducati di Iannone e Dovizioso. Lo spagnolo targato Yamaha, tuttavia, è fenomenale nel superare immediatamente entrambi i piloti, lanciandosi all’inseguimento di Rossi. Neanche a dirlo, al Martillo sono sufficienti un paio di giri per “uccellare” Valentino e Marc. Pedrosa, nel frattempo, inizia a cementare la sua prima posizione allungando sui diretti inseguitori. Si manifestano quei timori, quelle paure, della vigilia. Si palesa lo scontro tra El Cabroncito ed il Dottore. Sono giri di fuoco, sorpassi e contro-sorpassi al limite. È una bagarre, a dir il vero, esagerata. I due si prendono quasi a carenate ed il tutto, chiaramente, non fa che favorire la fuga di Lorenzo. Esasperato e conscio della inutile perdita di tempo, Rossi manda a quel paese in diretta Márquez. I nervi sono a fior di pelle, ma lo scontro non desiste di essere. Lo spagnolo Honda non molla ed ostinatamente si getta in pieghe estreme. L’imponderabile diviene realtà a circa 14 giri dalla fine; Rossi, nervosissimo ed esasperato dall’agognante pressione di Marc, rallenta, getta lo sguardo sul Cabroncito ed allarga la sua traiettoria. Il contatto (cercato?) è inevitabile e Márquez va giù. La gara, in pratica, finisce in quell’istante. Il Paddock è cristallizzato, l’atmosfera è surreale. I tecnici Honda e Yamaha, esterrefatti, inclinano e scuotono la testa.
Pedrosa, in via agevole, dimenticato da tutti, taglia il traguardo in prima posizione.
Did you miss the #SepangClash between @ValeYellow46 and @marcmarquez93 in the #MotoGP race? https://t.co/45Xq7M4dsi
— MotoGP™ (@MotoGP) 25 Ottobre 2015
L’analisi Prima di tutto, Pedrosa. Per l’ennesima volta, in questa seconda parte di stagione, si è qui a tessere le lodi di un pilota sfortunato e troppo spesso dimenticato da tutti. Realizza un grandissimo double, pole e vittoria. Partenza perfetta, gara (se possibile) ancora di più. Guida in maniera superba, dolce e pungente allo stesso tempo. Amministra come meglio crede l’intero Grand Prix, gli è sufficiente una sgasata per ribadire al secondo di turno chi, oggi, effettivamente comanda. La corsa, tuttavia, sarà ricordata per ben altri episodi. Quasi come una maledizione che lo rincorre da inizio carriera, Pedrosa, passa, ancora, in secondo piano. In ogni caso Dani sembra essersi candidato seriamente per la corsa al mondiale 2016. Jorge Lorenzo superbo, su strada. Ha fame, vuole questo titolo a tutti i costi. Lo si nota dallo stile di guida, dalla freddezza e dalla cattiveria con cui affronta ogni singolo istante di gara. Nel GP odierno, superlativo è il doppio sorpasso sulle Ducati che gli consente di non far fuggir via Rossi. Fantastico il modo in cui sorpassa Valentino, pulito, che non lascia spazi a discussioni di alcun genere. Recupera punti preziosissimi in vista dell’ultima gara che si terrà, tra due settimane, a Valencia. Certamente, ora, l’inerzia mondiale è dalla sua parte. Stupendo, in gara. Fuori tutt’altro. Jorge, nel momento in cui si scrive, sta rilasciando interviste taglienti e fuori luogo nei confronti di Rossi, auspicando una sua penalizzazione. È certamente un indiretto interessato alla vicenda, ma ciò non giustifica il suo atteggiamento (a dir il vero) poco decoroso e professionistico. Veniamo all’episodio clou. Veniamo allo scontro. Cosa è successo? Ci si limita, come è giusto che sia, a raccontare la vicenda in misura oggettiva, scevra da condizionamenti dettati da pulsioni emotive. La tensione tra i due era già al cardine, dopo le dichiarazione resa da Rossi durante il week-end. Ad opinione del pilota di Tavullia, Márquez tenderebbe a favorire il suo connazionale Lorenzo nella corsa al titolo. Le premesse non sono le migliori, insomma. Bisogna dire che Márquez sembra cedere il passo a Lorenzo in maniera un po’ troppo arrendevole. Bisogna anche dire che, con Valentino, si accende una bagarre clamorosa, fuori dal comune, in cui si vedono (ricordiamolo, nel corso della prima parte di gara) sorpassi al limite. Bagarre a dir il vero troppo animata, per un terzo posto. Stizzito ed innervosito dall’atteggiamento di Marc, Rossi rallenta, lo osserva in maniera palese e chiara, allarga la sua traiettoria. Il contatto è inevitabile, essendo finita la pista. Nel mentre del contatto, attenzione, si nota la gamba di Rossi che si sgancia dalla pedana, a mo’ di calcetto. Marquez va giù, è il putiferio.
#Marquez si sposta per far passare #Lorenzo e vuoi che #ValentinoRossi non si arrabbi?! #MalaysianGP #MotoGP pic.twitter.com/w44khQIuSg
— stefano molinari (@stemolinaradio) 25 Ottobre 2015
LA SANZIONE, UFFICIALE, È LA SEGUENTE:
3 PUNTI TOLTI A ROSSI SUL PATENTINO, PARTENZA DALL’ULTIMA POSIZIONE NEL GP DI VALENCIA.
ORDINE D’ARRIVO:
Dani Pedrosa (Honda)
Jorge Lorenzo (Yamaha)
Valentino Rossi (Yamaha)
Bradley Smith (Yamaha)
Cal Crutchlow (LCR Honda)
Danilo Petrucci (Ducati)
Aleix Espargaró (Suzuki)
Maverick Vinales (Suzuki)
Pol Espargaró (Monster Yamaha)
Stefan Bradl (Aprilia)
CLASSIFICA MONDIALE :
Valentino Rossi 312
Jorge Lorenzo 305
Marc Marquez 222
Dani Pedrosa 190
Andrea Iannone 188
Tags:Iannone,lorenzo,marquèz,moto gp,motori,Pedrosa,risultati Moto GP,rossi,sanzione,sepang Next post