a cura della Redazione
Il Mugello è sempre uno tra i circuiti più affascinanti della MotoGP. Sarà perché è il gp d’Italia, sarà perché qui Rossi ha vinto ben 9 volte. Ma nell’edizione 2014 il vincitore è ancora una volta l’imbattile Marc Marquez, una “moto da guerra” capace di vincere tutte le sei gare disputate fin qui. Ma stavolta per Marc è stata meno facile del previsto, vista la bagarre fino alla fine con Lorenzo, che chiude secondo. Sul podio sale terzo Valentino Rossi, autore di una gara in rimonta, ma incapace di agganciare il duo di testa. Quarto Pedrosa, sesto Dovizioso, settimo Iannone.
infomotori.com
PROVE. Il Dottore, al 300° gp in carriera, arriva nell’amato Mugello, voglioso di ritrovare una vittoria che manca ormai da quasi anno (Assen 2013). Fino ad ora Valentino è stato l’unico a mettere in leggera difficoltà un Marc Marquez assoluto dominatore della prima parte di stagione. E le prime prove libere confermano il copione: lo spagnolo davanti alla Yamaha italiana, poi Iannone e Dovizioso. Una primavera tutt’altro che clemente rovina la seconda sessione, con tutti i big ai box, mentre nelle terze acuto di Pedrosa davanti al compagno di squadra, a Dovizioso e Lorenzo, con Rossi (con tuta in ricordo di Simoncelli) sesto. Dani si conferma anche nella quarta prova, ma nella decisiva Q2 è ancora Marquez ad assicurarsi la sesta pole. Dietro di lui c’è la Ducati di un Andrea Iannone sontuoso, a 180 millesimi di distacco. Terzo Lorenzo, che completa la prima fila. Delusione per gli altri due italiani che bene avevano fatto nei giorni precedenti il sabato: ottavo Dovizioso e solo decimo un Rossi che paga più di mezzo secondo dal leader.
GARA. Una bella giornata al Mugello. Si parte con Lorenzo che si fionda in testa davanti a Iannone. Marquez è terzo, risale di qualche posizione Rossi. Un inizio di gara scoppiettante, con Jorge che tenta la fuga, e Marc alle prese con l’ottima Ducati. Valentino risale di posizione in posizione, fino a superare anche Dovizioso.
Il ritmo del maiorchino è otttimo e Marquez rompe gli indugi sorprendendo Iannone, che poco dopo cede anche al Dottore. Sembra lotta a tre, con Pedrosa staccato e in difficoltà.
Col passare dei giri Lorenzo si mantiene in testa, ma il campione del mondo si avvicina minaccioso. Rossi è lì, ma non riesce a colmare il gap di un paio di secondi. Si prosegue senza sussulti – se non per la caduta del solito Crutchlow, con la moto che prende in pieno l’accorrente Bradl -, prima del botto finale.
A sette giri dal termine ecco l’attacco di Marquez che passa primo. Lorenzo non ci sta e va in scena un duelle epico, fatto di sorpassi e controsorpassi, con la Honda che spesso avanza sulla staccata in fondo al rettilineo, e la Yamaha che risale nel tratto misto.
Ma l’ultimo attacco del n.1 è fatale, Lorenzo non riesce più a reagire e si deve accontentare del secondo posto. Rossi recupera qualcosa nel finale, ma rimane comodo terzo. Solo quarto Pedrosa, sesto un buon Dovizioso, solo settimo un grande Iannone, penalizzato solo nel finale dal degrado di gomme.
Finisce così: sesta vittoria dell’imprendibile Marquez davanti a un Lorenzo ritrovato. Peccato che della lotta non sia stato Valentino Rossi che ha pagato lo sforzo iniziale nel risalire da una posizione di partenza penalizzante.