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I Motorhead sono in sella alla bestia del rock'n'roll dal lontano 1975 e continueranno a spappolare i timpani dei tantissimi e fedeli seguaci ancora per un bel pezzo.
Sono una sicurezza, soprattutto in questo periodo in cui tutto viene messo in discussione e non si vedono che ombre e dubbi nel futuro. Con i Motorhead, con uno qualsiasi dei loro album, vecchi o nuovi, hai tutto quello che può servire: rock'n'roll ad alto voltaggio, sempre invariato e invariabile nonostante il trascorrere del tempo, eppure sempre esplosivo e inebriante come una buona birra fresca.
La miscela di heavy metal, hard rock, punk e volumi eccessivi gli ha resi appetibili per una vasta platea: non solo per i "metallari" vecchi e nuovi e per i rockettari più tradizionalisti, ma anche per i seguaci del punk, già agli albori del genere.
I loro brani sono tra i più "coverizzati" tra le band di punk rock e, inoltre, nel primissimo periodo (quello della canzone-manifesto "Motorhead", di "White line fever"e del primo album) venivano spesso inseriti nelle compilation punk, tanto erano grezzi, potenti e rumorosi.
Nascono tra i fumi di Londra per merito (o per colpa...) di Ian Fraser Kilmister "Lemmy" bassista del gruppo di space rock psichedelico Hawkwind. Il moniker proviene dal titolo di una canzone di questi ultimi e diventò uno dei simboli più riconoscibili e influenti del rock britannico, in combinazione con lo "Snaggletooth", la feroce belva dalle enormi zanne (una via di mezzo tra un cane, un cinghiale e un gorilla) creata dal grafico Joe Petango che li accompagnerà in ogni loro passo.
La formazione più classica (probabilmente la migliore) è quella del primo periodo con il carismatico Lemmy, la sua voce roca e il suo basso distorto; Eddie "Fast" Clarke alla chitarra e Phil "Philty Animal" Taylor alla batteria. Ma sono da citare almeno Phil Campbell, attuale chitarrista, nei ranghi della band dal 1984 e l'altro storico chitarrista Wurzel, nella squadra dal 1984 al 1995.
I loro classici sono entrati nella storia del rock con prepotenza e forza. Sono da citare quasi tutte le title tracks degli album, ma soprattutto quelle dei primi 5 imperdibili dischi.
Una botta di adrenalina...
Motorhead - 1977 - voto: 8
Overkill - 1979 - voto: 9
Bomber - 1979 - voto: 9
Ace of Spades - 1980 - voto: 10
Iron Fist - 1982 - voto: 8
Another Perfect day - 1983 - voto: 8
Orgasmatron - 1986 - voto: 8
Rock'n'Roll - 1987 - voto: 8
1916 - 1991 - voto: 8
March or Die - 1992 - voto: 8
Bastards - 1993 - voto: 8
Sacrifice - 1995 - voto: 8
Overnight Sensation - 1996 - voto: 7
Snake Bite Love - 1998 - voto: 7
We Are Motorhead - 2000 - voto: 7
Hammered - 2002 - voto: 7
Inferno - 2004 - voto: 8
Kiss of Death - 2006 - voto: 8
Motorizer - 2008 - voto: 7
The World is Yours - 2011 - voto: 8
Oltre ai 20 eccellenti album in studio sono disponibili tantissimi dischi dal vivo, raccolte, dvd e svariate leccornie. Sono da citare almeno lo splendido "No Sleep 'til Hammersmith" live del 1981 (voto 10), l'altro live storico "No Sleep at All" del 1988 (voto 8) e la raccolta del 1985 "No Remorse" (voto 10) utili per un primo approccio alla materia incandescente...
Per la gioia di grandi e piccini (forse...) altre immagini di Lemmy e della sua combriccola di simpatici criminali del rock'n'roll:
E qualche video:
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