Mourinho è un allenatore speciale. Anzi, unico. Il tecnico Portoghese riesce a sommare tante qualità. Che sia un vincente lo ricorda la sua storia. E se può essere considerato ” normale” conquistare una Liga sulla panchina del Real, devono essere catalogate alla voce ”imprese” il successo in Champions con il Porto e lo storico triplete alla guida dell’Inter. Complimenti su complimenti dalla Gazzetta dello Sport per l’ennesima impresa dello Special One.
E’ un formidabile motivatore, nessuno come lui riesce a entrare nella testa dei giocatori e a conquistarli ottenendo da vecchie campioni o talenti in erba il 100% delle loro potenzialità. Inoltre riesce a trasmettere un senso di appartenenza alla maglia. Oriali uno che lo conosce bene, ha spiegato che nella finale di Champions League tra Inter e Bayern Mou aveva mandato in campo non undici ma trenta uomini. Aveva coinvolto in quella sfida anche le riserve, i suoi collaboratori, lo staff medico, persino massaggiatori e magazzinieri. Il terzo aspetto è di natura tecnico-tattica, non è schiavo di un’idea o di un modulo, lui opera delle scelte mirate in virtù dell’avversario che affronta. Lo Special ha vinto partita importanti adottando il classico catenaccio più contropiede e ne ha vinte altre proponendo cinque attaccanti veri. Una duttilità che è un pregio raro in un mondo, quello degli allenatori, pieno di ”integralisti tattici”. Riassumendo abbiamo indicato tre indizi che sommati costituiscono una prova certa; Josè Mourinho è il tecnico più forte del mondo!