Un recente studio sul taglio illegale in Mozambico, curato dall'Università di Eduardo Mondlane ( UEM ) di Maputo - rivela che almeno due terzi di tutto il taglio nel paese è effettuato senza licenze, mentre il prelievo illegale è aumentato dell’88 per cento tra il 2007 e il 2012. Il rapporto, suggerisce come a fronte di licenze per il prelievo di circa 300.000 metri cubi rilasciate nel 2012, nello stesso anno il presiedo effettivo è stato di quasi 900.000 metri cubi. Gran parte del legname illegale viene utilizzato nelle città del Mozambico, anche se sostanziosi volumi di legname sono stati tracciati prendere la via del mercato internazionale.
Oltre a documentare al taglio licenza, il rapporto sottolinea numerose violazioni delle leggi e dei regolamenti, anche nelle operazioni autorizzate: dall’abbattimento di trinci sotto misura, al prelievo senza piani di gestioni, all’abbattimento di alberi al di fuori delle aree date in concessione. Un’ulteriore ricerca presentata dall’esperto Sam Lawson ad un workshop dell’Università, ha documentato un’impennata delle esportazioni illegali di legname del Mozambico. Nonostante gli le misure messe in campo dal governo per combattere la deforestazione illegale, questa cresce ogni anno.
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