Non è un segreto che sistemi come iOs, Windows Phone 7 o Android siano sulla cresta dell’onda, e sono sicurissima che ciascuno di voi sappia perfettamente di cosa sto parlando. Ognuno dei sistemi elencati ha i suoi punti di forza, come i suoi punti di debolezza, è più o meno adatto a determinati scopi e viene più o meno utilizzato da determinate cerchie di utenti. Però… però c’è un però: notate come, in codesti sistemi operativi, sia ancora presente e marcato il distacco tra applicazioni web ed applicazioni native del sistema operativo mobile.
Intendo: un conto è utilizzare un’applicazione per gestire la memoria, un altro conto è utilizzare un’applicazione per aggiornare, ad esempio, un blog. Sono due tipi di applicazioni totalmente diverse: l’una gioca sui driver hardware del telefono, l’altra gioca con le API del CMS del nostro blog.
E qui casca l’asino: Mozilla, celebre software house conosciutissima per il suo browser Firefox, ha deciso di colmare questo vuoto e di progettare un sistema operativo che non faccia nessuna distinzione tra applicazioni web ed applicazioni native.
To that end, we propose a project we’re calling Boot to Gecko (B2G) to pursue the goal of building a complete, standalone operating system for the open web.
Boot to Gecko (B2G) è il nome del progetto: gli sviluppatori hanno intenzione di scrivere un sistema operativo per “l’open web”, in cui ciascuna applicazione è in grado di essere eseguita indistintamente come applicazione nativa e come applicazione web. Anzi, per dirla ancora più semplice, l’obiettivo di Mozilla è quello di annullare totalmente la differenza tra web e nativa, ovvero introdurre la possibilità che un progettista web, tramite le API offerte dal sistema operativo, sia tranquillamente in grado di scrivere un’applicazione nativa sfruttando le sue conoscenze e senza il bisogno di imparare altri linguaggi di programmazione.
HTML 5, vi starete chiedendo? Beh, chissà, potrebbe essere. D’altra parte… il punto forte di Mozilla è proprio la profonda conoscenza dei linguaggi web.
Occhio: B2G sarà basato sul kernel Android, così da avere quantomeno un punto stabile da cui partire, e c’è in progetto di scrivere applicazioni per una gran quantità di periferiche differenti. Il codice sarà completamente open, e sarà disponibile sul web (ed aggiornato real-time) per chiunque. E, probabilmente, gli sviluppatori utilizzeranno GIT come sistema di versioning (noterete tra pochissimo il perchè).
Non mi resta che augurare un grosso in bocca al lupo a Mozilla per questo nuovo progetto e lasciare a voi ulteriori fonti per saperne di più!
B2G – WikiB2G – Development – Google Groups
B2G – Source – Github