Oggetto: Predisponiamoci a superare, su tutto il territorio provinciale, – in linea con i pronunciamenti europei e regionali – la tecnologia dell’incenerimento, puntando sulla differenziazione, sul recupero e sul riciclaggio dei rifiuti.
Premesso che:
nel Programma generale di azione dell’Unione Europea in materia di ambiente fino al 2020 è contenuto il documento – redatto dalla Commissione Europea e datato 29 Novembre 2012 – Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta il quale, al punto 38 di pagina 20, indica la strada della “piena applicazione della legislazione UE sui rifiuti in tutta l’Unione”, richiedendo “ulteriori sforzi per: ridurre la produzione di rifiuti pro capite in termini assoluti, limitare il recupero energetico di materiali non riciclabili, dismettere le discariche, garantire un riciclaggio di elevata qualità e sviluppare dei mercati per materie prime secondarie. I rifiuti pericolosi dovranno essere gestiti in modo tale da minimizzare gli effetti dannosi per la salute umana e l’ambiente, così come concordato in occasione del vertice di Rio+20”. Il paragrafo, per altro, prosegue sottolineando che: “Per raggiungere questo proposito è auspicabile che in tutta l’UE si ricorra in maniera più sistematica a strumenti di mercato che favoriscano la prevenzione, il riciclaggio e il riutilizzo. È opportuno rimuovere gli ostacoli alle attività di riciclaggio nel mercato interno dell’UE e riesaminare gli obiettivi esistenti in materia di prevenzione, riutilizzo, riciclaggio, recupero e di alternative alla discarica per progredire verso un’economia circolare, con un uso senza soluzione di continuità delle risorse e rifiuti residui quasi inesistenti»;
considerato che:
Martedì 02 Luglio 2013, il Consiglio Regionale ha approvato la Mozione n. 0068 che impone lo stop all’ampliamento di tutti gli inceneritori sul territorio della Lombardia, risultando, conseguentemente, interessati gli inceneritori di Cremona, Desio, Trezzo d’Adda, Corteolona e Dalmine; documento – presentato dal Movimento Cinque stelle e passato con il voto favorevole di Pd, Pdl, Lista Ambrosoli, Lega Nord, Lista Maroni, quindi quasi l’unanimità – il quale prevede che il Piano regionale della gestione rifiuti, (in approvazione entro fine anno) promuova riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti, con incentivi ai Comuni virtuosi nella raccolta differenziata, particolare che potrebbe sfociare nella diminuzione delle tariffe per i primi della classe, ma anche per i secondi e i terzi classificati;
ritenuto che
non si tratti di scelte di natura tecnica – in quanto tali appaltabili alle municipalizzate operanti nel settore – ma, al contrario, di carattere eminentemente politico, quindi di pertinenza degli Enti Locali, che non possono esimersi dal formulare gli indirizzi da tradurre in decisioni gestionali
il Consiglio Comunale di Crema
esprime piena adesione ai principi e agli indirizzi contenuti nei sopra citati pronunciamenti europei e regionali, che reputa debbano essere coerentemente recepiti nel Piano provinciale in itinere per la gestione dei rifiuti.
Distinti saluti.
Antonio Agazzi
Consigliere Comunale di Crema
Crema, 16 Luglio 2013