Penso a quando scendevo dal bus, giravo a sinistra, passavo davanti al negozio “Del Mare” e per un attimo mi perdevo. -Dove devo andare? Ah si, proseguire.- Vedevo il binario del tram. Aspettavo il 15. A volte passavo dal retro del duomo per guardarlo, facendo lo slalom tra i venditori di libri. Non ti ho mai capita, Milano. Non ti ho mai particolarmente amata. E’ stata in parte anche colpa mia. Ti ho tenuta a debita distanza e ti ho vissuta in modo strano tutti gli anni che abbiamo convissuto. Quando mi ricapita di attraversarti, faccio finta che tu non sia esistita nella mia vita. Che non conosca quelle panchine o quei vicoli. O che sia impossibile incrociare i fantasmi di persone passate. Sento che la gola si stringe. Potrei dire che la ragione è che sei mozzafiato, cara Milano. Ed effettivamente lo sei. Non per i parchi, né il Castello o per l’Accademia. No. Ma per le polveri sottili dei ricordi che inevitabilmente mi obblighi a inalare e tuttora mi tolgono il respiro.
Playlist aggiornata con una canzone perfetta del buon Dalla ;)