Una guerra per le mozzarelle, nessuno ci aveva ancora mai pensato. E' un'idea divertente quella alla base di "Mozzarella Stories", il primo lungometraggio di Edoardo De Angelis. Il regista casertano ci porta nelle terre di "Gomorra", per raccontare una storia di imprenditori caseari, loschi affari, malavita e capi bovini. I toni e lo stile sono grotteschi (uno dei produttori è Emir Kusturica), volutamente eccessivi. Gianpaolo Fabrizio (il Bruno Vespa di Striscia la notizia) è Ciccio Dop, dominatore assoluto nell'impero delle bufale fino a quando sul mercato non esplode una gustosa mozzarella cinese.
De Angelis fa un grosso lavoro sui personaggi per caratterizzarli quanto più è possibile. E osa molto. Cerca di raccontare una storia nuova, usando registri interessanti e provando a coinvolgere lo spettatore in un tourbillon di eventi, tra risate e amarezza.
Purtroppo non tutto fila liscio a dovere. Si sente qualche debolezza nella sceneggiatura, non oliata perfettamente. E la regia non tiene testa ai comunque interessanti spunti della storia. Di fronte alla descrizione di un mondo "eccessivo", colorato, passionale, dove il sangue si mescola al latte, dove convivono sentimenti umani forti, la regia sembra troppo distante e intimidita da tanto clamore. Mi sarei aspettata trovate più avvincenti. Brava Luisa Ranieri e molto divertente e riuscito il personaggio del cantante Angelo Tatangelo interpretato da Massimiliano Gallo.