Stiamo assistendo da qualche settimana all’incremento degli sbarchi degli immigrati a Lampedusa, che costituiscono una ridottissima percentuale degli immigrati clandestini che giungono ogni giorno in Italia con visto turistico (e non) per altre vie e con mezzi di trasporto molto meno pericolosi. Tuttavia mediaticamente sono molto piu’ d’effetto i primi. Dunque ecco partire le solite proteste del Governo (nella persona del Ministro dell’Interno Roberto Maroni) verso l’Unione Europea: “L’Europa non puo’ rimanere indifferente“, “L’Europa ci aiuti o è catastrofe“, “L’Europa ci deve aiutare“. Verrebbe da chiedersi cosa faccia l’Europa.
La risposta e’ questa:
- Solidarieta’ e gestione dei flussi migratori (2007-2013)
- The European Fund for the Integration of Third-country nationals
- The European Refugee Fund III
- Lybia crisis
- Prevention of and Fight against Crime
Il problema e’ che le risposte dell’Europa arrivano prima che l’Italia faccia le domande, cosi’ capita che il Governo presenti nel 2009 il suo progetto per il Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi 2007-2013 (con un contributo comunitario stimato a 96 milioni di euro).
La domanda giusta sarebbe dunque non cosa faccia l’Europa, ma cosa abbia fatto l’Italia coi fondi comunitari a disposizione. Altrimenti l’Europa potrebbe anche risponderci che prima di darci altri contributi/aiuti vuole sapere che fine hanno fatto quelli che ci ha dato finora. Questa si che sarebbe una richiesta legittima.