Marsiglia e la Provenza sono da sempre mete turistiche molto apprezzate, ma negli ultimi anni queste destinazioni francesi hanno saputo catturare ulteriormente l’interesse di turisti e viaggiatori di tutto il mondo. Nel 2013 Marsiglia è divenuta capitale europea della cultura, un evento eccezionale, sopratutto per una città che non manca di avere anche una natura turbolenta, difficile e un po’ dura. Quest’occasione ha dato origine a MP2013, una stagione di festival ed eventi artistici e culturali durante la quale l’intera regione è stata oggetto di un enorme “riciclaggio architettonico”: fabbriche, edifici abbandonati e desolati, teatri decadenti, stazioni del treno abbandonate, tutti (o quasi) recuperati per dare vita a spazi destinati ad esposizioni di arte moderna, musei, ristoranti, punti di ritrovo per artisti e musicisti, studi di progettazione e laboratori d’arte.
Ne è un’esempio Friche la Belle de Mai, un’ex fabbrica di tabacco riqualificata come nuovo polo del contemporaneo, oppure l’Hangaar J1, ex porto d’arrivo di immigranti e oggi spazio multiculturale nonché punto di attracco delle numerose navi da crociera.
Ma anche la Cité Radieuse Le Corbusier, edificio brutalista progettato nel 1945 dall’architetto svizzero Le Corbusier, oggi divenuto un centro d’arte contemporanea. L’8 giugno è stato inaugurato il MaMo (Marseille Modulor), un centro d’arte contemporanea di 600 metri quadrati sulla terrazza dell’edificio. Lo spazio espositivo è il risultato di tre anni di restauro, che hanno riportato la terrazza al suo progetto originario dopo aggiunte, modifiche e una certa trascuratezza subìta nel corso degli anni.
Altri edifici dall’aspetto futuristico e curioso sono il MuCEM (Musée des Civilisation del’Europe et de la Méditerranée) al molo J4, collegato a Fort Saint-Jean da una passerella, le cui pareti sono un intricato disegno di linee, opera di Rudy Ricciotti. La Ville Méditerranée, dell’architetto italiano Stefano Boeri, è un edificio fuori dal comune che sviluppa i suoi spazi sopra e sotto il mare: il livello superiore, il cui tetto è a 19 metri sopra il bacino, ospiterà una piattaforma per le esposizioni, mentre sotto a oltre due metri di profondità ci sono la base dell’edificio e i locali in cui sono ospitati spettacoli, conferenze e proiezioni. Nato dalla volontà della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, l’edificio ha la vocazione di sostenere la cooperazione nel Mediterraneo, sensibilizzando i cittadini verso le caratteristiche del Mediterraneo di oggi e di domani.
Rimanendo in campo artistico, sono più di 50 gli artisti riuniti attraverso 200 capolavori esposti al Palais Longchamp (“de Cézanne à Matisse”) e al Musée Granet di Aix-en-Provence (“de Van Gogh à Bonnard”) per la mostra intitolata “Le Grand Atelier du Midi”. Si tratta di un’ulteriore esempio delle iniziative a tema artistico che vanno dall’impressionismo al post-impressionismo, passando per il fauvismo, il cubismo, il puntinismo, il surrealismo e le esperienze dell’astrattismo, nell’ambito dei festeggiamenti per Marsiglia Capitale Europea della Cultura 2013
Al Salon de Provence si trova invece un’installazione originale ad opera dell’artista svizzero Felice Varini: una cittadina medievale dipinta con due cerchi rossi, un enorme collage, realizzato con bande adesive di alluminio dipinte di rosso, applicate sulle facciate (persiane e finestre incluse) degli edifici della cittadina.
A Aix en Provence troviamo l’Hotel de Gallifet, un interessante centro culturale con esibizioni di artisti contemporanei, e il Conservatorio Darius Milhaud, una struttura da ammirare per i suoi angoli di legno e metallo che evocano origami giapponesi.
Tutte le informazioni su MP2013 sono reperibili anche sul sito italiano del Turismo in Francia.
Tutte le foto
Marco Allegri
Viaggiatore per il mondo dal 2005, con oltre 60 nazioni visitate in 5 continenti. La passione per i viaggi è accompagnata da quella per la fotografia. Autore di NonSoloTuristi.it e ThinkingNomads.com, scrivo articoli per viaggiatori indipendenti.
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