Mrs. Poe di Lynn Cullen

Titolo: Mrs. Poe Autore: Lynn Cullen ( Traduttore: M. Ortelio )
Serie: //
Edito da: Neri Pozza
Prezzo: 18.00 €
Genere: Romance Storico
Pagine: 396 p.

Trama: È il 1845 quando Frances Osgood si imbatte per la prima volta in Edgar Allan Poe. Lei è una poetessa - come scriverà in seguito Poe - "esile fino alla fragilità", l'incarnato pallido, i capelli nerissimi e lucenti. Lui - dirà Frances in una lettera del 1850 - "un incrocio inimitabile di soavità e alterigia". Frances vive a casa dei coniugi Bartlett, librai ed editori noti nella New York di metà Ottocento. I due l'hanno generosamente accolta dopo che suo marito, Samuel Osgood, un pittore di "una bellezza rude e segaligna" capace di portarsi a letto le signore con lo stesso entusiasmo con cui le dipinge, l'ha abbandonata in una stanza dell'Astor House, uno degli alberghi più lussuosi della metropoli americana, per lanciarsi alla ricerca di nuove conquiste e avventure. L'incontro con Poe avviene a casa di Anne Charlotte Lynch, animatrice del più celebre salotto letterario del tempo, durante un ricevimento in cui non manca nessuna delle personalità di rilievo della New York della metà del XIX secolo. Poe fa il suo ingresso nel salotto di casa Lynch con l'aria marziale di un soldato. Vestito in modo impeccabile, la fronte eretta, lo sguardo da cui emana un'intelligenza gelida, il poeta, al culmine del successo dopo aver pubblicato "Il corvo", è accompagnato da Virginia, la cugina presa in sposa quando era poco più di una bambina.

di MissMarilux

Mrs. Poe, di Lynn Cullen, è forse uno dei migliori romanzi storici che abbia mai letto, sicuramente sarà nella mia personalissima top del meglio del 2014. La vicenda narrata è semplice e lineare, è la passione cocente fra Edgar Allan Poe e la poetessa Frances Osgood. Essa è suddivisa in 6 parti, si inizia dall'inverno del 1845 e si finisce con l'inverno del 1847. Due lunghi anni in cui Poe e Frances si incontrano, si innamorano, si sfiorano e pagheranno un conto salatissimo per aver ceduto ad una passione devastante.

Ciò che la Cullen scrive è accaduto realmente, a fine lettura viene spiegato che questo legame fra i due poeti è esistito, gli incontri e gli spostamenti narrati dall'autrice sono reali e pertinenti con quanto accaduto nella realtà. A esser romanzati sono soprattutto alcuni aspetti secondari, ma necessari, che porteranno alla separazione definitiva fra Frances (o Fanny ) ed Edgar.

Il romanzo è semplicemente splendido. Una lettura imperdibile. Ciò che lo rende tale è il grandissimo talento della Cullen di giocare con figure così complesse (soprattutto quella di Poe) senza scadere nel banale, anzi il modo in cui i due si comportano corrisponde esattamente a quanto ci potremmo aspettare da Poe e dalla Osgood. Allo stesso tempo, la ricostruzione storica e sociale, che fa da sfondo e da ostacolo ai due, è riuscita e assolutamente realistica. La Cullen mostra, quindi, di aver approfondito anche gli aspetti più secondari per far girare bene questa vicenda. Un lavoro encomiabile.

Nonostante tutte le vicende storiche, come l'ascesa e caduta di Poe al New York Mirror, quello che cattura e fa perdutamente innamorare il lettore della vicenda, è la storia d'amore. Non vi è ovviamente nulla di smielato o pornografico, non pensate al classico romanzo moderno d'amore, banale e scontato; pensate a qualcosa di devastante che inebria e rende schiavo, un personaggio particolare come Poe. Il modo in cui i due si parlano, si sfiorano e si toccano è sublime. Personalmente, il mio cuore non ha mai palpitato così tanto come per questo romanzo! In più punti, inoltre, sembrava di leggere un vecchio classico scritto realmente nel 1800!

Fu allora che notai i guanti di Poe sul bracciolo della poltrona dove era seduto. Mi alzai e li presi, mascherando l'emozione "Forse faccio in tempo a darglieli". [...]
Uscii di corsa, incurante della serata fredda, e aprii il cancello, avviandomi lungo il marciapiede. Poco dopo mi fermai di colpo: Poe era sotto un albero, nel camposanto della Chiesa battista.
Mi avvicinai con il cuore in gola e gli porsi i guanti.
Lui mi afferrò il polso "Vi desidero, Frances".
"Non possiamo".
"Allora perché siete venuta?".
"Ci disprezzerebbero".
"Non me ne importa nulla". Mi attirò a sé e, nella luce fioca del lampione, vidi il suo sguardo spiritato. La voglia spasmodica che leggevo in quegli occhi mi elettrizzava e mi terrorrizzava allo stesso tempo.
"Sapevo che vi avrei incontrata, prima o poi, siete il mio unico desiderio" sussurrò, la voce impastata dall'eccitazione.
Mi tirai indietro "Vostra moglie... temo non reggerebbe il colpo".
"Voi non la conoscete".
"Né voglio conoscerla. Ma non posso farle una cosa del genere."
Mi lasciò andare il polso "Avete ragione, è meglio se non la conoscete. Per il vostro bene".
Lo guardai, le labbra che bruciavano per quel bacio mancato. Non mi importava di sua moglie, volevo sentire il suo corpo contro il mio.
Ebbi un sussulto quando mi prese il braccio, riportandomi in fretta verso il portone dei Bartles. Un saluto cortese e si allontanò a grandi falcate, lasciando i guanti nelle mie mani.
Mi aveva tratta come una bambina.
Lo odiavo per questo, ma soprattutto avevo paura di lui.
Mi portai i guanti alle labbra. Sapevano di cuoio e aria fredda. L'odore della sua pelle...
Doveva essere mio, anche a costo della vita.

Ovviamente oltre i due protagonisti, la Cullen lavora splendidamente sui personaggi di contorno: la signora Clemm, perfida suocera e vero villan del libro; il reverendo Griswold; Samuel Osgood, libertino e marito di Frances, e così per tutti gli altri nomi citanti (e realmente esistiti), ma soprattutto a colpirci è Virgina Poe, ovvero la vera Mrs Poe. Non possiamo provare quasi che pena per la giovane, confinata in un ruolo: quello di moglie mancata ma nonostante tutto amata da un Poe lacerato fra due donne profondamente diverse. Proviamo pena per il suo sentimento e per le condizioni di salute in cui versa, condizioni che la porteranno alla morte nell'inverno del 1847. Proviamo infinita tristezza per Frances e Poe stessi, i quali potranno concedersi una unica notte d'amore reale, per poi accontentarsi di sguardi rubati, baci veloci, poesie nascoste, scambiate negli angoli più sudici e bui di New York.

La poesia è forse l'altro grande elemento del romanzo. La Cullen più volte cita le liriche della Osgood e ci ammalia con una dolce dedicata scritta da Poe per la sua Frances e pubblicata il giorno di San Valentino del 1846 sul suo giornale. Il romanzo si chiude esattamente con una poesia, Il primo sorriso di Fanny Fay. Chi è Fanny Fay? Il frutto di quella unica notte d'amore fra i due poeti. Anche essa realmente esistita.

Lo stile della Cullen, quindi, è ineccepibile, limpido e aulico, semplice ma allo stesso tempo ricco di sfumature. Merito, forse, anche della bella traduzione a opera della Neri Pozza.

Insomma, se amate il romanzo d'amore storico, leggete questo romanzo! Una volta letto sarete perdutamente innamorate di Poe e correrete in libreria a comprare tutta la produzione del celebre scrittore statunitense (qualora non l'aveste già in casa). E forse riscoprirete anche la poetessa Frances Osgood, ingiustamentee dimenticata dai più ormai.

"Cos'è che rende Poe così attraente agli occhi del gentil sesso, se mi è consentito chiederlo?" Fece il signor Brady.
"La sua intelligenza e quella sua asprezza" fece la signorina Fuller giocherellando con la sua collana di ossa. "La freddezza sotto cui s'indovina la passione, come un fiume sotterraneo. Alle donne piace immergersi in quel fiume. E poi ha qualcosa di selvaggio e indomito. Credo sia quello a renderlo irresistibile per noi donne. Dico bene, Frances?".

Lynn Cullen è nata a Fort Wayne, Indiana. Ha scritto diversi libri per ragazzi, tra cui I Am Rembrandt's Daughter, vincitore del Barnes & Noble Discover Great New Writers del 2007 e dell'ALA Best Book 2008. Il suo The Creation of Eve (Putnam, 2010) è stato inserito nella classifica dei migliori libri del 2010 e tradotto in diverse lingue.

Salve! Mi chiamo Maria Laura ma per voi e i miei amici sono Mary :) Mi piace leggere romanzi fantasy, rosa e spaziare (ogni tanto) in tutti i restanti generi. Adoro la musica! E le biografie dei miei artisti preferiti. Come recensionista cerco sempre di essere onesta, corretta ed educata. Se un libro non mi piace meglio dirlo con un sorriso, no? :D