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Mucca mucca!

Creato il 08 gennaio 2012 da Annalife @Annalisa

Mucca mucca!Non so se Nesbø stia semplicemente aggiustando il tiro per un pubblico più generale, o se sia io che mi sto abituando ai suo zig zag narrativi. Fatto sta che questo è un giallo (un po’ noir un po’ splatter) godibile, non fosse che per i soliti inciampi della versione e-book e, soprattutto, per certe chicche *traduttorie* che vi raccomando, anzi, di cui vi chiedo gentilmente spiegazione: “Harry tossì violentemente. Punta sul soffitto. Sulla camera 406. Il tetto sopra il quarto piano. Naturalmente. Mucca mucca.” [pagina 249].
No, dico: “mucca mucca”??
Vabbè. A parte questo, c’è di nuovo, pare, un serial killer, ci sono indizi seminati qui e là, e ci sono imprecisioni giallistiche che varrebbe la pena di segnalare, se non fosse che, così, si rivelerebbero alcuni passaggi di trama che devono rimanere nascosti. Perché, in effetti, nonostante tutto, se ci si lascia prendere dalla storia, la storia va, e si riesce a non far caso a certi inciampi tra i capitoli di questo romanzo o di coerenza tra i romanzi tutti. Come, per esempio, il fatto che, a tratti, si ha l’impressione di aver saltato un gradino della saga, visto che Harry Hole, di colpo, diventa un personaggio balordo (cioè: più balordo di prima), nero, cupo (cioè: più cupo di prima), nervosissimo e così via.
Ma Harry Hole rimane un personaggio indovinato e se qualcuno lo trova il cliché (solito) dell’investigatore un po’ geniale, un po’ alcolizzato, be’, ha ragione soltanto in parte. Harry è tutto quello, ma è anche credibilissimo, nei suoi sbalzi d’umore, nelle sue cadute e ricadute, nei suoi tormenti e nei suoi incubi (che, ancora una volta, riempiono le pagine). E ci sono alcuni capitoli (il primo, ad esempio) molto belli, dove Nesbø si diverte, come sempre, a introdurre storie parallele, informazioni curiose, vite passate e dimenticate; e c’è una specie di finale circolare, appena accennato ma divertente; e c’è anche la risoluzione di una storia che andava avanti da almeno tre romanzi, e non importa se si risolve in modo raccapricciante.
Tutto bene, allora?
Eh, non tutto: della traduzione, ho già detto; di alcune stupidaggini di trama, ho accennato (e se non le vedrete, tanto meglio per voi); di come Harry prenda l’autostrada giusta per risolvere il caso, invece non ho detto e non dirò, ma certo che, se avesse avuto l’apparizione della Madonna di Lourdes che gli indicava l’assassino, forse sarebbe stato ugualmente credibile.
Sembra che stia dicendo che è un brutto libro? Non lo è, giuro, mi sono espressa male, avete equivocato e compagnia bella. È solo che è un bel libro con un bel po’ di difetti (e quando a me piace una cosa, vorrei che fosse perfetta).



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