Si è spento, dopo una lunga malattia, Gennaro Manzoeto, giornalaio di Napoli, che per anni ha gestito l’edicola di via Verdi, la quale unisce piazza Municipio al San Carlo. Un semplice edicolante, una persona umile e onesta, divenuto, col tempo, uno dei personaggi di strada più conosciuti della zona: conosceva uno per uno i dipendenti pubblici del Comune di Napoli, i rappresentanti politici e i giornalisti che frequentano gli ambienti istituzionali.
Queste le parole di De Magistris per salutare l’uomo di Piazza Municipio: “Gennaro non c’è più. Un uomo semplice e profondo allo stesso tempo. Un pacione e un combattente allo stesso tempo. Un uomo buono e gentile. Un uomo vero. Se ne è andato un compagno di giornata, un amico. Ciao, mio carissimo Gennaro, ti ho voluto assai bene.”
Un combattente scrive il sindaco di Napoli. In effetti, è proprio grazie alla sua denuncia che nel 2006, le forze dell’ordine sventarono un giro di prostituzione minorile nei pressi dei quartieri spagnoli: Gennaro Manzoeto ne venne a conoscenza e, senza esitare, ne diede informazione. Nel giro di poco tempo tali dinamiche losche furono fermate. E Gennaro ebbe un riconoscimento ufficiale dall’allora sindaco Rosa Russo Iervolino per aver dato luce a questa buia vicenda di quartiere.
E non solo: Manzoeto era presente ed attivo nei problemi che riguardavano Napoli e il settore nel quale lavorava, pertanto molteplici volte rilasciava, per varie testate giornalistiche, commenti e opinioni in merito; inoltre era la sua edicola a fornire il Comune di Napoli dei quotidiani principali.
A Napoli, al di fuori dei palazzi del potere e dei palcoscenici mediatici, la strada resta ancora regina ufficiosa della politica di quartiere e i suoi abitanti testimoni del reale, vissuto con gli orari e i sacrifici di chi in strada ci sta per lavorare.