8 aprile 2013, la Lady di ferro è passata a miglior vita, nella sua suite dell’Hotel Ritz di Londra, a causa di un ictus e dopo lunga malattia.
Margaret Thatcher (in origine Margaret Hilda Roberts), nata il 13 ottobre 1925 a Grantham venne nominata nel 1990 Baronessa Thatcher di Kesteven.
Proveniente da una famiglia di solidi principi religiosi e di fede protestante metodista, si laureò in chimica presso il Somerville College dell’università di Oxford. Già ai tempi dell’università cominciò ad occuparsi di politica diventando presidente di un’associazione studentesca conservatrice. Dopo la laurea si impiegò come ricercatrice chimica presso la BX Plastics, un’industria di ingegneria per materiali plastici. Nonostante ciò proseguì il suo impegno politico. Per questo motivo si trasferì a Dartford nel Kent dove lavorò presso una famosa industria conserviera inglese.
Qui partecipò alle elezioni del 1950 e 1951 ma pur non riuscendo a sconfiggere il candidato Labour conquistò comunque molti consensi che ridussero il grande vantaggio che il Partito Labour deteneva in città. Ed è proprio nel partito conservatore del Kent che conobbe Denis Thatcher col quale si sposò nel 1951, convertendosi all’anglicanesimo. Nel 1953 ebbero due figli gemelli, Mark e Carol. Nello stesso anno proseguì e terminò gli studi divenendo avvocato fiscalista di professione.
Fu primo ministro del Regno Unito dal 1979 al 1990 ed è stata l’unica donna ad aver ricoperto la carica di Primo Ministro del Regno Unito. Dal 1975 al 1990 fu poi la leader del partito conservatore inglese.
Durante il suo primo mandato, dal 1979 al 1983, la Thatcher incrementò il tasso d’interesse per ridurre l’inflazione ed aumentò l’Iva, preferendo la tassazione indiretta a quella diretta. Interventi che colpirono soprattutto l’industria manifatturiera, con la conseguenza di un raddoppio della disoccupazione in poco più di un anno. Nel 1982 l’inflazione tornò a livelli accettabili e il tasso d’interesse fu abbassato. Ma poco dopo la disoccupazione quadruplicò e cominciò un lungo periodo di crisi. Ma Margaret Thatcher rimase ferme sulle sue idee e fu questo il suo punto di forza.
Così quando il 30 aprile 1980 un gruppo di sei terroristi arabi assaltò l’ambasciata iraniana a Londra, chiedendo il rilascio di 91 arabi detenuti in Iran e minacciando di uccidere 26 ostaggi oltre a far saltare l’edificio la Thatcher prese il comando dell’operazione, gestendola in prima persona per cinque giorni, dando infine l’ordine alle teste di cuoio di attaccare: cinque sequestratori furono uccisi, uno catturato. E la sua popolarità crebbe a dismisura.
Nel 1981 si trovò poi a trattare con un gruppo di appartenenti all’Ira, in sciopero della fame per vedersi riconosciuto lo status di prigionieri politici, cancellato dal precedente governo. Ma lei non cedette, neanche di fronte alla morte di dieci prigionieri, tra cui il celebre Bobby Sands.
Nel 1982 scoppiò la guerra delle Falkland-Malvinas causata dalla rivendicazione territoriale da parte della giunta militare di Buenos Aires. La Thatcher inviò una task force navale e in breve si riprese le isole, accompagnata dall’ondata di rinato patriottismo nel Regno Unito.
Nel 1984 dovette affrontare lo sciopero dei minatori. La Thatcher affrontò di forza la questione sindacale con una legge che rendeva lo sciopero illegale nei casi in cui non c’era l’approvazione a voto segreto dalla maggioranza dei lavoratori.
Sempre nel 1984 la Thatcher uscì illesa da un attentato degli estremisti repubblicani irlandesi dell’Ira contro la sede del Grand Hotel di Brighton, mentre era in corso un congresso del partito conservatore.
Margaret Thatcher fu protagonista anche nella tragedia dell’Heysel, nella quale nello stadio belga dell’Heysel di Bruxelles una trentina di tifosi della Juventus, finiti nel settore dei supporter del Liverpool, morirono per il cedimento della struttura sotto la pressione degli avversari, Margaret Thatcher decise immediatamente di ritirare le squadre britanniche da tutte le competizioni internazionali e poco tempo dopo varò la storica riforma sulla sicurezza negli stadi di calcio.
Nel 1982 con la riforma del sistema fiscale introdusse la contestatissima poll tax uguale per ogni cittadino residente nel Regno Unito, e scatenò uno sciopero fiscale al quale parteciparono più di 18 milioni di persone.
Questi furono i primi segnali della fine dell’era Thatcher che aveva accentuato la sua ostilità nei confronti dell’Europa, opponendosi al progetto di creare l’Unione europea e della moneta unica.
Nel 1990 la leader inglese affrontò le nuove elezioni e si dimise da premier sostenendo la candidatura del ministro dell’Economia John Major, che al Congresso del partito vinse e le succedette alla guida del governo britannico.
Nonostante le varie polemiche che attraversarono la sua vita (anche e soprattutto per via della sua amicizia con il dittatore cileno Pinochet) Margaret Thatcher è stata un grande modello come prima donna Primo Ministro del Regno Unito, dimostrando grande leadership e dando speranza a molte donne in materia di parità di diritti.
Written by Rebecca Mais