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muraiola

Creato il 14 settembre 2011 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Cos’è


muraiola2 Muraiola è il nome comune della Parietaria officinalis, conosciuta anche come erba vetriola per il fatto che le foglie della pianta si possono usare e sono state ampiamente usate per pulire i vetri delle bottiglie. La parietaria o muraiola è una pianta erbacea perenne tipica delle zone mediterranee, che cresce e si estende su vecchi muri, aree rocciose, lungo le siepi e i boschi ad altitudini di 600 -700 metri. La famiglia di appartenenza di questa specie vegetale è quella delle Urticacee, la stessa delle ortiche, per intenderci, ma la muraiola non è pericolosa come le ortiche, anche se si chiama erba vetriola che non si riferisce al famoso veleno, ma alla capacità pulente delle foglie. Anzi, in passato, la muraria (strofinandola sulle parti interessate) si usava per lenire il prurito provocato dal contatto con le ortiche. Questa pianta si presenta con un fusto basso, eretto, rosso e peloso, di altezza compresa tra dieci e trenta centimetri. Alcune varietà della stessa possono anche raggiungere i 70 centimetri di altezza. Le foglie sono ovali e lanceolate; i fiori sono piccoli, di colore verdastro e raggruppati sotto l’ascella fogliare. La fioritura della muraria avviene tra giugno ed ottobre. La pianta predilige terreni asciutti, ma ben drenati. Può essere responsabile di alcune allergie primaverili dovute all’azione dei suoi pollini. Ma l’importanza della muraria è prettamente officinale. A questo scopo vengono usate la parte aerea della pianta, le foglie mondate ed essiccate rapidamente in una zona d’ombra e il succo. La raccolta delle parti officinali della pianta deve avvenire nei mesi più caldi. La maggiore concentrazione di principi attivi si ha nella pianta fresca, ma gli stessi si possono mantenere, conservando le parti essiccate in un recipiente ben chiuso.

Proprietà


muraiola1 I principali effetti della parietaria sono diuretici e antinfiammatori. L’azione diuretica è dovuta alla presenza di flavonoidi e sali di potassio, tanto che nell’antichità, la pianta veniva impiegata per curare i calcoli renali e la renella. Altri costituenti della muraria sono: mucillagini, sostanze amare, acido glicolico e acido glicerico. La presenza di questi acidi avrebbe una funzione protettiva del fegato e dei reni, che, unita all’azione dei flavonoidi e dei tannini, produrrebbe un miglioramento della funzionalità epatica e della diuresi con effetto preventivo nella formazione di calcoli o disfunzioni renali. Per quanto riguarda i benefici effetti a livello renale si narra che un botanico del 1700 si incuriosì vedendo una cagna che quanto si trovava libera mangiava erba parietaria a volontà e che, tenuta legata per un certo periodo di tempo, morì. La causa del decesso erano stati i calcoli renali, manifestatisi, probabilmente, dopo che l'animale aveva smesso di mangiare la pianta. I principi attivi della paritaria eviterebbero, infatti, l’eccessiva concentrazione di sostanze tossiche nel rene, favorendo l’eliminazione dei cloruri. Oltre a questo effetto, i flavonoidi della muraiola avrebbero anche proprietà antinfiammatorie a livello della vescica, antispasmodiche e antibatteriche.

Usi


Per esplicare i loro effetti benefici, i principi attivi di parietaria si possono assumere attraverso varie forme farmaceutiche, come infuso, polvere, estratto fluido e tintura madre che si prepara dalla pianta intera fresca in modo da ottenere un estratto titolato ( percentuale di principi attivi) pari al 65%. L’infuso si prepara usando una percentuale di droga che va dal due al cinque per cento. La dose consigliata è di berne più tazze al giorno. La polvere di estratti di muraiola è contenuta in capsule di circa 200 mg. La dose consigliata per le capsule è di 2, 4 capsule al giorno. La dose consigliata per l’estratto fluido è di 30 gocce da una a quattro volte al giorno, mentre la dose consigliata per la tintura madre è di 40 gocce per tre volte al giorno. In passato la parietaria veniva usata assieme ad altre miscele vegetali come antireumatico. I medici erboristi del passato consigliavano che il modo migliore per assumere gli estratti di muraiola fosse l’infuso, da preparare con foglie fresche staccate direttamente dal muro e messe in un litro d’acqua. I preparati a base di questa pianta si usano in caso di edemi, cistite, disturbi renali, emorroidi, ma vantano anche impieghi esterni, per via delle loro ulteriori proprietà lenitive, cicatrizzanti e antinfiammatorie. L’unguento a base di muraiola si può applicare sulla pelle in caso di scottature; il succo si può usare come colluttorio per lenire le infiammazioni del tratto orofaringeo. Gli estratti di parietaria rientrano anche nelle formulazioni delle lavande vaginali. La muraiola trova impiego anche in cucina. Con le foglie giovani della pianta, private del gambo, si possono preparare delle minestre o dei piatti di verdura lessa come gli spinaci. Le foglie si possono usare per frittate e ripieni, ma in tutti gli usi culinari è meglio limitarne la quantità e aggiungere anche altre verdure per via dell’elevato contenuto di ossalati. La parietaria si usa anche per preparare la pasta di colore verde. Non vengono segnalati effetti tossici a carico della pianta, ma prima dell’uso o, meglio, della prescrizione medica, è utile la verifica di eventuali casi di ipersensibilità individuale.

Costi dei prodotti


Le bustine con erba parietaria per infuso costano appena 4 euro; una confezione da 50 ml di tintura madre a base di estratti della stessa pianta, costa circa 9 euro. Se si compra online bisogna aggiungere anche il costo delle spese di spedizione che variano in base al venditore o produttore. Una confezione di capsule da 400 mg a base di polvere micronizzata ed estratto secco di muraiola costa circa 9 euro. Una confezione da 50 ml a base di estratto fluido di parietaria, costa 10 euro.

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