Jeison Murillo ha già stupito tutti. Gli è bastata un’amichevole contro il Bayern Monaco per dimostrare le sue qualità e la sua personalità. Per capire le sue prime semsazioni da giocatore dell’Inter è stato intervistato dall Gazzetta dello Sport. Queste le sue dichiarazioni:
Murillo, come sta il polpaccio?
“Oggi (ieri, ndr) non mi sono allenato e ho fatto massaggi e terapie. Ma mi sento bene, non è niente di serio infatti non faremo neppure gli esami strumentali. Contro il Bayern mi sono fermato in tempo, per precauzione. E’ inutile rischiare a questo punto della stagione”.
Soddisfatto del suo esordio?
“Sì. Abbiamo giocato contro una delle migliori squadre al mondo e questa amichevole ci è servita per lavorare e per crescere. Siamo all’inizio della stagione e di progressi ne dobbiamo fare molti”.
Lewandowski non è un cliente facile.
“E’ un grande attaccante, uno dei migliori al mondo, con tanta esperienza ad alto livello”.
A un certo punto tra voi ci sono state scintille.
“In campo è normale dare sempre il massimo per fermare l’avversario. Confrontarmi con un attaccante della sua esperienza fa parte del cammino di crescita che devo fare”.
Come va l’affiatamento con Ranocchia?
“Con Andrea ho un buon rapporto. Ci alleniamo insieme e stiamo cercando di trovare un buon feeling, ma certo per capirci è importantissimo giocare in partita”.
Sabato vi attende uno strano derby, a Shenzhen.
“Mi hanno già detto quanto è importante il derby contro il Milan. Per tutti, specialmente per i tifosi. Anche se si tratta di un’amichevole ovviamente ci teniamo a far bene. In questo momento dell’anno è importante lavorare e anche se non ci sono in palio i tre punti vogliamo vincere”.
Si troverà di fronte il suo connazionale e amico Bacca.
“E’ molto potente fisicamente, un attaccante davvero forte. Marcarlo non sarà facile, ma se giocherò diciamo che ho il vantaggio di conoscerlo bene (sorride, ndr)”.
Sta nascendo un’Inter da scudetto?
“Sono convinto di sì. L’Inter è un grande club e il suo obiettivo deve essere sempre quello di puntare al massimo. Con il lavoro possiamo toglierci grandi soddisfazioni”.
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