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Museo del violino, accordo col Comune: vi lavorerà il personale del Ponchielli. Violini ancora in Comune

Creato il 23 marzo 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

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Al museo del violino lavorerà, da quanto si viene a sapere, il personale del Teatro Ponchielli, secondo un accordo fra Comune di Cremona e Fondazione Stradivari.
La presenza del capo dello Stato non è per niente sicura, anzi. La confusione politica seguita alle elezioni più disastrose della storia d’Italia probabilmente richiede la presenza assidua di Giorgio Napolitano. Resta immersa in una fitta nebbia anche la data del museo per il quale è stato anche fondato un settimanale, Mondo Padano, contestuale e necessario alle strategie arvediane.
Per adesso non cambia niente: i violini restano in Comune. Sono andati a New York per Mondomusica, con Antonio Piva, Massimiliano Salini e l’assessora comunale alla cultura. Viaggio in prima classe: un posto per violino, con tutte le cautele del caso. Assicurazione costosa a spese del Comune, vuoi che paghi Cremonafiere o Piva di tasca propria?
Intanto che si decide o ci si fa sapere che si è deciso di fare con, per e assieme al museo di piazza Marconi, la Ondazione Stradivari gestisce solo l’auditorium. Il resto lo gestisce il Comune. La faccenda si fa quindi sempre più coinvolgente per gli affezionati contribuenti cremonesi.
Non meriterebbero informazioni più precise, i signori e le signore contribuenti?
La mentalità arvediana, si può aggiungere in linea con i commenti in circolazione, si staglia sempre più diversa da quella piviana, è del tutto chiaro. Arvedi era nel cda della Rcs, è da molti anni nei ruoli di vertice di Federacciai, in Africa è presente con la sua Fondazione filantropica e fa circolare capitali. Il contesto cremonese, nel suo insieme, purtroppo dà scarsi risultati. Con l’attività arvediana non c’è molta sintonia. E gravano i problemi, inevitabili, seri, dell’acciaieria. L’insieme è disarmonico.

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